Maxiappalto, è il giorno della verità

Grande viabilità, è l’ora della commissione Controllo e Trasparenza del Comune di Roma. Come promesso, il presidente Roberto Rastelli (Udc) non ha perso un attimo e lunedì ha spedito al XII Dipartimento (lavori pubblici e manutenzione urbana) formale richiesta della documentazione inerente il maxi-appalto per la manutenzione delle strade, costo 700 milioni, durata 9 anni. Oggi in Aula Giulio Cesare si vedrà, invece, se davvero l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro sarà capace di dare risposte esaurienti, come preannuncia, alle interrogazioni dei consiglieri di An Guidi, Malcotti, Sabbatani e Visconti. Impresa ardua, infatti, spiegare come e perché l’appaltone va bene così com’è, malgrado la bocciatura dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici. Anche perché la richiesta di documentazione inoltrata da Rastelli «ai sensi dell’art 22 dello Statuto e degli articoli 89 e 97 del regolamento del consiglio comunale» implica ben altro che una breve replica orale. L’esponente Udc, infatti, ha sollecitato il XII Dipartimento a fornire alla commissione Trasparenza: bando di gara con relativi allegati; contratto di gestione del servizio; determinazione dirigenziale o deliberazione di giunta di nomina della commissione giudicatrice; verbali di gara della commissione giudicatrice; atto di diffida della società Manital trasmesso la Comune in data 15 novembre 2006; determinazione dirigenziale di aggiudicazione definitiva. Una montagna di carte. «Tempi rapidi per accertare la verità - promette Rastelli -. Una settimana per gli atti, un’altra per le audizioni”. Dopo di che la commissione potrà finalmente trasmettere all’aula quanto, allo stato, il consiglio comunale ignora.
Ieri intanto i consiglieri Federico Guidi e Luca Malcotti sono tornati alla carica: «Siamo lieti che dopo due settimane di silenzio D’Alessandro si dica pronto a spiegare il pasticcio del maxiappalto. Al fine che l’assessore si presenti preparato in consiglio, però, ribadiamo i punti da chiarire. In primis, se è vero che esiste conflitto d’interesse tra società appaltatrice e Risorse per Roma. Il Comune era a conoscenza dell’incompatibilità? E se sapeva, perché ha taciuto? Siamo impazienti di conoscere pure se è vero: a) che il Comune si è accollato la copertura assicurativa che invece doveva essere a carico della ditta appaltatrice; b) che è stato previsto un impegno di spesa per 9 mesi del 2006, quando invece l’aggiudicazione comprendeva il solo dicembre 2006».
Accuse piovono pure dal XX Municipio, dove le vie la cui manutenzione spetta al Comune sono quelle su cui si riscontrano le maggiori proteste dei cittadini.

«Le innumerevoli lettere al riguardo inviate dal Municipio al Campidoglio - dice l’assessore Marco Daniele Clarke - non solo non hanno avuto seguito concreto, ma neppure riscontro. Una grave scorrettezza». Martedì il XX con una risoluzione ha chiesto al sindaco, «visto il fallimento degli uffici centrali del Campidoglio, di trasferire al Municipio la manutenzione della Grande viabilità».

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