Mc Laughlin: sei corde di fantasia jazz

Un mito della chitarra. A Stazione Birra arriva John McLaughlin, musicista che ha attraversato da protagonista gli ultimi quarant’anni di musica. Nel locale di Morena (info 06.79845959) sarà accompagnato da Gary Husband alle tastiere, da Mark Mondesir alla batteria e da Dominique di Piazza al basso. Considerato uno dei più grandi chitarristi di sempre, McLaughlin porta sul palco della Stazione Birra il talento, la fantasia e la classe che lo contraddistinguono. Entra nella storia del jazz poco più che venticinquenne, incidendo con Miles Davis il capolavoro Bitches Brew (che tra l’altro contiene un brano intitolato proprio John McLaughlin). Pochi anni dopo, nel 1971, fonda con il batterista Billy Cobham la band fusion Mahavishnu Orchestra, progetto di grande forza e ricchezza aperto all’improvvisazione come solo il jazz sa essere. La band si scioglie già nel ’73, dopo tre album eccellenti. McLaughlin incontra Carlos Santana, con cui incide un album profondamente spirituale, Love devotion surrender, influenzato da John Coltrane. John McLaughlin decide di cambiare direzione, passa alla chitarra acustica e fonda il gruppo Shakti, con cui suona musica indiana.

L’impatto sul panorama musicale dell’epoca è notevole e l’esperienza va avanti tre anni. Da allora McLaughlin è passato più volte dalla chitarra elettrica all’acustica e viceversa, suonando in trio con DiMeola e De Lucia, tornando a collaborare con Miles Davis.

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