Mechès, capelli e camicie Casoli punge Bocchino

Nella guerra di nervi tra Pdl e Fli è il turno delle meches, delle battute sui capelli e dei consigli sul look. Il triangolo della moda vede protagonisti il finiano Italo Bocchino e gli azzurri Francesco Casoli e Gaetano Quagliariello, che in mattinata, ospite del programma «Omnibus» dell’emittente La7, si lascia andare a una metafora un po’ datata: «Il gruppo parlamentare Pdl al Senato è una macchina da guerra». Generazione Italia, il movimento dietro Futuro e Libertà, punzecchia il vicepresidente dei senatori Pdl: «Quagliariello è come Occhetto, che parlò del Pds come “gioiosa macchina da guerra” alle elezioni del 1994», tornata elettorale che lo vide soccombere. L’inquietante presagio è stato raccolto e rispedito al mittente dal Pdl dal senatore Francesco Casoli: «Con quella espressione Quagliariello si è riferito al buon lavoro fatto in questi due anni dal gruppo Pdl al Senato». Poi sono scattati i cosiddetti «distinguo: «Certo, se Quagliariello si fosse presentato negli studi in maniche di camicia, come esige la moda futurista, le sue affermazioni sarebbero risultate molto più credibili».

Poi conclusione con tanto di stoccata: «In ogni caso, al cospetto delle ironie dei maitre à penser finiani e ricordando i toupè dell’ex leader della Quercia Occhetto e le meches dell’attuale capogruppo di Futuro e Libertà, è evidente che l’unico a scimmiottare Occhetto è proprio Italo Bocchino».

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