Mediaset va in rete: a portata di computer show, reality e tg

Da Amici a Matrix oggi basta un clic per guardare i programmi preferiti. Si parte con un’edizione speciale del Tg5 che festeggia i suoi 18 anni

Mediaset va in rete: a portata di computer show, reality e tg

Roma - Ora non ci sono più scuse. Diventa impossibile perdersi qualsiasi programma Mediaset. È già on line e attivo il sito www.video.mediaset.it che consente a tutti, gratuitamente (vale la pena di sottolinearlo in un periodo di crisi quando comunque tutto si paga), di vedere o, perché no, rivedere i propri programmi preferiti. Sul computer di casa, in versione integrale e a tutto schermo. Basterà un click quindi per accedere, a partire dalle ore 12 del giorno successivo alla messa in onda e per circa una settimana, ai programmi di punta di Canale 5. Si parte con Amici, Grande fratello 10, Forum. Poi le soap opera Cento Vetrine e Beautiful, tutto lo sport (Studio sport, Controcampo, Guida al campionato, Fuori giri, Motomondiale) e ogni tipo di news. Dai tre telegiornali (Tg5, Studio aperto, Tg4) dopo 30 minuti dalla trasmissione, agli approfondimenti giornalistici (Matrix, Terra!, Sipario) fino ai contenitori di attualità (Mattino, Pomeriggio e Domenica Cinque, Verissimo).

Per il lancio del nuovo servizio Mediaset ha organizzato ieri pomeriggio un'edizione speciale, in diretta solo sul web, del Tg5 condotta da Cristina Parodi. Una giornata particolare dato che si festeggiavano anche i primi 18 anni del notiziario ora diretto da Clemente Mimun dopo la lunga esperienza di Enrico Mentana. Sugli schermi degli studi romani scorrevano i volti di entrambi, insieme a quello di Cristina Parodi, durante la presentazione ufficiale nel 1992. Un'occasione per qualche bilancio: «Ricordo che nessuno dei servizi predisposti per l'edizione delle 20 andò in onda come previsto. Il bello della diretta. Il Tg5 realizzò una media del 21,3 per cento con poco più di 4 milioni di spettatori. Il Tg1 era al 32,8, oltre i 7 milioni. La distanza era di 11,5 punti percentuali e di 3,1 milioni di spettatori», conteggia un nostalgico Mimun. E oggi? «Il 2009 si è chiuso con il Tg5 al 25,1 con oltre 5,3 milioni di spettatori contro il 28,5 del Tg1: il distacco s'è ridotto a 3,4 punti».

Al tavolo rotondo del Tg5, accanto alla Parodi, anche Alessia Marcuzzi che al web è già abituata: «Il Gf è sempre il più cliccato anche perché è il programma più seguito dai giovani che hanno molta confidenza con Internet. Ora anche chi non riuscirà a vedere tutta la puntata fino a mezzanotte inoltrata potrà rifarsi il giorno dopo». Gli internauti, in collegamento durante l'edizione speciale, non si sono lasciati sfuggire l'occasione per chiederle le sue preferenze sui ragazzi della casa. Domanda ovvia come la risposta: «Non posso certo dire chi vorrei che rimanesse o se ne andasse...». Ma comunque l'Alessia nazionale una sorpresa da Internet l'ha avuta: «Ho dei parenti negli Stati Uniti e mia madre è andata a trovarli per le feste. Quando ci sentivamo commentava com'ero vestita in trasmissione. Non ci potevo credere che dall'altra parte del mondo mi vedevano».

In studio anche Yves Confalonieri, vero deus ex machina dell'intera operazione, in qualità di direttore di Rti Interactive Media. A lui è toccato spiegare nel dettaglio il nuovo video-mondo: «Mettiamo praticamente on line il 70% del palinsesto tenendo fuori solo i film e alcuni prodotti esclusivamente televisivi. È tutto gratuito e naturalmente ci sarà la pubblicità anche se in misura notevolmente ridotta». Due gli spot in testa al programma e al massimo tre di 75 secondi nelle pause canoniche. L'obiettivo è ovviamente anche quello di aprire nuovi canali promozionali. In Italia si è ancora agli inizi ma Confalonieri guarda Oltreoceano dove, dice, «la raccolta legata ai programmi tv on line occupa l'8-10% dell'intero mercato pubblicitario di internet».

L'iniziativa Mediaset consentirà all'azienda anche di combattere la messa in rete dei contenuti piratati: «Rispetto agli

spezzoni che finiscono su YouTube ci sarà un grosso salto di qualità ma anche un salto nella legalità, perché saranno tutelati i diritti degli autori dei programmi», ha concluso il direttore di Canale 5 Massimo Donelli.

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