I ripetuti segnali di rallentamento delleconomia americana, per la quale si comincia a temere uno scivolamento nella stagflazione, continuano a condizionare in senso negativo i mercati finanziari. Al termine di una settimana difficile, il copione non è così cambiato: senza il sostegno di Wall Street, debole dopo le prime battute di scambi, le Borse europee si sono arrese alle vendite. A Milano, il Mibtel ha ceduto l1,06%, un risultato attribuibile per buona parte al crollo di Fiat (meno 5%). Colpiti dalle vendite anche i bancari con Intesa Sanpaolo (meno 3,2%), Banco Popolare (meno 2,4%), che ha smentito di avere allo studio un aumento di capitale, Unicredit (meno 2,1%), Ubi (meno 2,5%), Popolare Milano (meno 2,5%). Non meglio le tlc, dove Telecom è arretrata dell1,8% e Stm del 2,5%. Qualche titolo si è però mosso in controtendenza, a cominciare da Mediolanum (più 4,3%), seguita da LEspresso (più 3,4%), Edison (più 2,4%) e Saipem (più 1,3%). Laccordo raggiunto con Mps ha ha permesso a Parmalat di crescere dell1,4%. Sugli altri listini europei, segno meno diffuso. A Francoforte tracollo per Rwe (meno 5,8%) dopo la pubblicazione dei conti 2007 che hanno visto profitti inferiori alle attese a quota 6,5 miliardi. Male anche Bmw (meno 2,8%) e forte flessione per Continental (meno 4,2%). A Parigi vendite su Renault (meno 5,2%), Peugeot (meno 3,5%) e Air France (meno 1,7%).
Comparto aereo penalizzato anche a Londra (meno 3,5% British Airways) e a Francoforte (meno 2,7% Lufthansa). Nella City maglia nera per Marck&Spencer (meno 5%) e Vedanta (meno 5%), mentre ha brillato Lloyds Tsb (più 6,7%) dopo risultati 2007 superiori alle attese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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