Meglio l’anarchia piuttosto che il Cav A sinistra piace il modello Belgio

L’idea in realtà gli è stata suggerita da un commesso di Montecitorio: «L’unico modo per battere Berlusconi è fare come il Belgio». All’inizio i deputati dell’opposizione non capivano. Il Belgio? Che c’entra il Belgio? Tabula rasa. Il commesso allora sbuffando apre sfoglia le prime tre pagine di R2 Repubblica, colorata di nero, rosso e giallo oro. «Guardate. Da 250 giorni il Belgio è senza governo». L’illuminazione non è immediata, sembra un’accendino scarico. Dopo una ventina di tentativi i deputati ci arrivano. Il Belgio è l’ultima speme.
È inutile stare qui a inventarsi un Papa straniero. Tanto si è capito che non si trova. Gli antiberlusconiani non sono in grado di immaginare un’alternativa al Cavaliere. Ma a questo punto la soluzione è fare al meno del governo. Meglio il nulla che lui. Un fantasma, una poltrona vuota, uno spazio bianco, l’opposizione si accontenta anche di questo. Tanto che può succedere? Una crisi senza fine, l’assalto degli speculatori, la Fiat a Detroit, un vuoto di potere? Non è detto. Anzi. Gli italiani in fondo sono ingovernabili. Non era Mussolini a dire: governare gli italiani non è difficile, è inutile? Ecco. Facciamo così.
L’idea del Belgio ha cominciato a stuzzicare le menti dei parlamentari anti Cav. Leggono R2 e approvano, facendo segni di assenso con la testa. Il governo in letargo non può decidere spese pubbliche, le leggi si fanno nel Parlamento federale, gli affari correnti vengono gestiti dai poteri locali. E gli speculatori? Non si sono fatti vedere. Scrive Repubblica: «Fino ad ora il Belgio è riuscito a evitare gli attacchi al suo debito sovrano, che è uno dei più elevati d’Europa dopo Italia e Grecia». Qualcuno, un po’ timoroso e moderato, chiede a mezza voce se davvero si può fare a meno di una guida. Lo tranquillizzano. E citano ancora Repubblica: «È chiaro che, senza un’Europa sempre più presente e invasiva nella gestione pubblica, il Belgio non avrebbe potuto resistere \. Ma oggi un Paese europeo, tanto più se piccolo, non deve preoccuparsi di avere una politica estera indipendente, non deve amministrare la propria moneta, non ha il potere di gestire le proprie finanze se non entro il limiti (strettissimi) fissati dalla governance europea». Ma perché in Belgio non c’è un governo? Perché è sull’orlo di una secessione dolce. Valloni e fiamminghi non riescono a mettersi d’accordo e non si trova una maggioranza. Tutto quadra.

Gli antiberlusconiani hanno trovato la ricetta per l’Italia del futuro. È l’uovo di Colombo. Il nichilismo come risposta a Berlusconi. Una tentazione che ha perfino la sua logica. Un’opposizione fantasma non può che sperare in un governo fantasma.

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