Merano, treno deragliato: otto le persone indagate Il pm: perizie immediate 

Le ipotesi di reato sono frana e disastro ferroviario colposi e omicidio plurimo. Le notifiche riguardano 6 persone che hanno a che fare con l’impianto di irrigazione del meleto, oltre ai due proprietari del meleto

Merano, treno deragliato: 
otto le persone indagate 
Il pm: perizie immediate 

Merano - Sono otto gli indagati per il disastro ferroviario in Val Venosta, costato la vita a nove persone, le ipotesi di reato sono frana colposa, disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, e le notifiche riguardano sei persone che a vario titolo hanno a che fare con l’impianto di irrigazione del meleto sovrastante la massicciata - e quindi responsabili di un eventuale difetto o rottura dell’impianto che avrebbe causato la frana che ha travolto il regionale 108 - e si tratta di 6 appartenenti al consorzio di bonifica della Val Venosta e il guardiano delle acqua che sovrintende all’irrigazione, oltre ai due proprietari del meleto.

Avviata un'inchiesta Guido Rispoli, il procuratore di Bolzano che coordina l’inchiesta sul disastro assieme al sostituto Axel Bisignano, ha spiegato che "la velocità dell’iscrizione è dovuta alla necessità di effettuare al più presto le perizie e garantire la partecipazione con propri periti alle parti, in modo da poter utilizzare la perizia immediatamente nel procedimento". "E' importante fare in fretta - spiega Rispoli - per evitare la modifica dei luoghi e l’eventuale riassorbimento dell’acqua". Il procuratore ieri è stato con un poll di inquirenti sui luoghi el disastro, ha esaminato lo stato del campo sovrastante dove è originata la frana e anche le immagini della tragedia.

I primi accertamenti La prima idea degli investigatori è che, quindi, ci sia stata una rottura, a giudicare dal fatto che il treno risulta investito da una massa di fango e acqua, e l’impressione è che ci sia stata una copiosa fuoriuscita di acqua. Ma si attende la relazione dei periti, saranno loro a fare chiarezza sulle cause: domani ci sarà un primo sopralluogo sul posto, la procura ha già nominato i suoi tre consulenti, che sono un geologo, un professore universitario esperto in ingegneria idraulica, e un terzo esperto di geotecnica. Gli otto indagati sono stati al momento individuati ipotizzando appunto una rottura o un difetto dell’impianto di irrigazione.

Da valutare le responsabilità Se verrà accertato che il disastro è stato provocato dalla rottura dell’impianto, all’interno di quel novero saranno poi da valutare le responsabilità. Allo stato non ci sono in ipotesi altre responsabilità, ad esempio riguardo ai paramassi e alla manutenzione della massicciata, "ma proprio dalla consulenza si partirà per stabilire quali ulteriore piega potrà prendere l’indagine".

Il procuratore inoltre ha autorizzato la parziale rimozione del vagone investito dal fango: "Non risultano dispersi, ma per fugare tutti i dubbi, specie su eventuali turisti che si trovavano a bordo, ho autorizzato il parziale spostamento per esser sicuri che tra le macerie e il fango sottostanti non ci sia nessuno".

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