Un successo per il mercato, ma anche per lambiente. A pochi giorni dalla scadenza degli ecoincentivi auto 2009, e in attesa di conoscere nei dettagli i termini del loro rinnovo per lanno a venire, il bilancio appare doppiamente positivo. Se da un lato, infatti, le misure promosse dal governo hanno contenuto il calo della domanda, sostenendo il settore in un momento di crisi diffusa, dallaltro hanno contribuito in misura notevole alla riduzione dell'inquinamento atmosferico provocato dal parco circolante. Lo dimostrano le analisi condotte dallAnfia, lassociazione nazionale che riunisce le industrie operanti nella filiera dellauto, secondo le quali nei primi nove mesi del 2009 gli incentivi hanno permesso un abbattimento delle emissioni medie di CO2 di 7,4 g/km.
Un risultato significativo, specie se confrontato per esempio con quello della vicina Francia, dove il programma di ecoincentivi basato su un sistema misto di rottamazione e bonus-malus ha portato a una media di 6 g/km in meno. Merito, anche, del boom delle vetture a metano, che sulla spinta di incentivi fino a 5mila euro hanno segnato livelli di crescita record, superiori al 50% rispetto al 2008. Proprio il gas naturale, infatti, è di gran lunga il carburante più ecologico tra quelli disponibili in commercio, tanto che i modelli con questa alimentazione venduti in Italia emettono in media solo 118 g/km di CO2, contro i 127 del Gpl, i 138 della benzina e i 142 del diesel. Senza contare che le auto a metano non emettono polveri sottili, quindi possono viaggiare anche in occasione dei blocchi del traffico nei centri urbani, e rispetto al Gpl presentano vantaggi in termini di riduzione degli ossidi di azoto (-25%) e degli idrocarburi non metanici (-70%).
Ecologia a parte, però, tra i motivi del loro successo spicca quello economico. Secondo i dati forniti dalla Fiat, per esempio, percorrere gli oltre 1.400 km che separano Milano da Palermo su una Punto a metano costa appena 50 euro, che diventano 74 nel caso del diesel e 111 se la vettura è alimentata a benzina. E la convenienza si conferma nel confronto con il Gpl, che risulta più caro di circa il 15%; senza contare che, negli ultimi sei mesi, il prezzo alla pompa di questultimo è aumentato del 10%, mentre quello del metano è calato del 4%. La sicurezza, poi, non è in discussione: in base allo standard Epa, lagenzia statunitense che si occupa di protezione ambientale, i veicoli a metano sono infatti più sicuri di quelli a benzina e Gpl, e secondi solo al diesel.
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