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Meredith, accertamenti su Sollecito

Il docente svizzero ha confermato l'alibi di Lumumba ("Era al pub quella sera"), ma gli inquirenti ritengono che la permanenza nel locale sia durata di meno. Accertamenti su auto e computer di Sollecito

Meredith, accertamenti su Sollecito

Perugia - Ha riferito a polizia e magistrato di essere rimasto nel pub di Patrick Lumumba Diya da circa le 20 alle 22 del primo novembre scorso il docente universitario di Zurigo sentito ieri sera a lungo dalla polizia per verificare l’alibi del musicista originario dell’ex Zaire. Gli inquirenti ritengono però che la permanenza nel locale sia durata in realtà di meno. Gli accertamenti della squadra mobile di Perugia sulla deposizione del docente svizzero sono ancora in corso. Nel suo racconto sarebbero state infatti individuate imprecisioni ora al vaglio degli inquirenti.

Interrogatorio fiume La sua deposizione sarebbe cominciata verso le 19 proseguendo fino a notte inoltrata. Agli inquirenti il docente ha confermato di essere stato con alcuni studenti nel locale di Patrick, ora posto sotto sequestro.

Accertamenti su pc e auto di Sollecito Degli accertamenti tecnici sul computer e sull’auto di Raffaele Sollecito verranno effettuati nei prossimi giorni. L’accertamento sul computer del giovane pugliese servirà a stabilire se è vero - come ha raccontato lo stesso indagato - che la sera dell’omicidio ha passato alcune ore a lavorare alla tesi. Dall’auto, invece, saranno smontati i pedali per verificare se vi siano delle tracce di sangue. Domani pomeriggio, inoltre, verrà effettuato dagli inquirenti un sopralluogo nell’abitazione di Sollecito, che è stata sottoposta a sequestro.

L'avvocato di Lumumba: "Nessun indizio contro di lui" "L’unico dato certo è che c’è un innocente in galera": l’avvocato Giuseppe Sereni uno dei difensori di Lumumba commenta così gli ultimi sviluppi dell’inchiesta. "Lumumba Diya - ha detto ancora l’avvocato - è coinvolto unicamente sulla base di una chiamata in correità di un altro indagato (Amanda Knox, ndr). Nei suo confronti non c’è alcun indizio. Patrick è sempre rimasto a lavorare nel suo locale per tutta la sera.

È in carcere da innocente - ha concluso l’avvocato Sereni - e alla fine della storia qualcuno pagherà per questo".

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