Alberto Arbasino ha aspettato che passasse un mese per visitare il nuovo Museo delle arti del XXI secolo di via Guido Reni. Lontano dai clamori dellapertura, e quando la folla dei curiosi della prima ora è via via scemata verso numeri più ragionevoli, visitare gli ambienti pensati dallarchitetto Zaha Hadid (ora cornice delle opere di De Dominicis, Merz, Boetti e Kentridge) è stato per il celebre scrittore un piacere inaspettato. Un piacere, pare, condiviso da molti. Infatti i numeri parlano chiaro. A un mese dalla sua inaugurazione il MAXXI ha contato ben 74.114 visitatori compreso lopening del 27, 28 e 29 maggio scorso, 49.114 a partire dallapertura ufficiale del 30 maggio, con il record di 4.700 nella giornata del 2 giugno, il picco di 3.200 il 17, in occasione del primo appuntamento con i concerti di musica elettronica della serie MAXXImalism, e una media giornaliera di 1.754 visitatori. 2.000 giornalisti accreditati, 180 visite guidate con oltre 2.800 partecipanti, oltre 5.916 cataloghi venduti, con il record della guida del MAXXI di cui sono state vendute oltre 3.362 copie.
E se questi sono i numeri del MAXXI «reale», altrettanto incoraggianti sono quelli del MAXXI «virtuale»: 9.382 amici tra Facebook e Twitter, 15.281 visualizzazioni tra YouTube e Flickr, 1.975 visite giornaliere al sito www.fondazionemaxxi.it, e una newsletter che raggiunge oltre 8mila contatti.
«Questi numeri - commenta Pio Baldi, presidente della Fondazione MAXXI - ci riempiono di soddisfazione e sono per noi un grande incoraggiamento. Ancora una volta ringraziamo il Ministero per i Beni e le attività culturali che ha creduto in questo progetto e lo ha sostenuto. Ringrazio i nostri sponsor, le aziende e i privati il cui supporto è fondamentale, e tutta la comunità nazionale e internazionale che con curiosità ci ha seguito in questi primi 30 giorni.
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