La messa del Papa sulle aree dellExpo. Le oltre 500mila persone attese per la messa del Settimo Incontro mondiale della famiglie, potranno assistere alla celebrazione eucaristica conclusiva celebrata da Benedetto XVI sullenorme spianata di Rho-Pero (un milione di metri quadrati) dove nel 2015 si terranno i sei mesi della grande esposizione universale. Lappuntamento è un po lontano nel tempo, quattro giornate messe in calendario per il giugno del 2012, ma i preparativi sono cominciati. La notizia arriva dalla Curia, la conferma dai vertici della società che organizzerà il grande evento planetario. «La collaborazione che si prospetta con Expo - le parole di monsignor Erminio De Scalzi, delegato del cardinale Dionigi Tettamanzi per lorganizzazione dellevento - è un positivo segnale che concretizza il desiderio dellarcivescovo di realizzare con la città, le istituzioni e le forze economiche e sociali un percorso comune, ciascuno secondo le proprie specificità e competenze, verso lIncontro mondiale delle famiglie, i 1700 anni dallEditto di Milano nel 2013 ed Expo. Così facendo ciascuno può collaborare per costruire una città aperta allaccoglienza, rinnovando una tradizione che sempre è una delle principali caratteristiche della città». Immediata la conferma dellamministratore delegato di Expo Giuseppe Sala. «Ho avuto modo di lavorare con monsignor De Scalzi sullipotesi di utilizzare larea per lo straordinario evento. Nulla è deciso anche perché sarà opportuno e necessario un ampio coinvolgimento istituzionale». Messaggio per Palazzo Marino da dove si attende ladesione del sindaco Letizia Moratti. «Sono convinto - conclude ottimista Sala - che la nostra proposta sarà accettata». Unoccasione da non perdere. «La centralità di Milano si vede proprio nei momenti in cui tutte le forze si concentrano su grandi e nobili obiettivi».
Ma le parole di Sala si possono leggere anche in filigrana. Dato che il manager è noto per essere uno che parla poco, ma sempre a proposito. Limpegno preso con la Curia, e dunque con il Vaticano, rivela implicitamente che il rebus delle aree di Rho-Pero dove dovranno sorgere i padiglioni sta per essere sciolto. O, almeno, che Sala ha la fondata speranza che a breve se ne verrà a capo. Il 2012, infatti, è lontano. Ma non così lontano per potersi prendere un impegno di questa portata senza avere la ragionevole certezza di poterlo assolvere. Anche perché sulle aree probabilmente non serviranno particolari bonifiche, ma saranno comunque necessari lavori di preparazione per offrire al pontefice una spianata in grado di accogliere più di mezzo milione di fedeli. Tutte opere preparatorie che dovranno comunque essere messe in campo al più presto per dare il via alloperazione Expo 2015, così come richiesto anche dal Bie che da Parigi sollecita il superamento degli ultimi ostacoli per poter dare il via libera al dossier di registrazione presentato da Milano già a primavera.
Un primo collaudo anche per strade daccesso e infrastrutture che saranno così testate da un grande meeting come quello Mondiale delle famiglie in passato ospitato a Rio de Janeiro, Città del Messico, Valencia e Roma. Un ritorno a Milano per papa Ratzinger che in Duomo venne il 24 febbraio del 2005 inviato da papa Giovanni Paolo II, allora ricoverato, per tenere in Duomo lomelia ai funerali di don Luigi Giussani. Era ancora cardinale.
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