Arturo Beltran Leyva, conosciuto come il «capo dei capi» del traffico di droga in Messico, è stato ucciso insieme ad altri quattro trafficanti in uno scontro a fuoco con le forze armate messicane a Cuernavaca, a sud della capitale. Il presidente messicano, Felipe Calderòn, ha confermato la morte del boss con una dichiarazione da Copenaghen, dove si trova per seguire il vertice Onu sul clima. La sua uccisione, ha detto, «è la prova che la giustizia dello Stato prevale sui criminali, si tratta di un'azione molto, molto importante, di un colpo decisivo, dal momento che Leyva era uno dei tre criminali più ricercati».
L'uomo era il capo del cartello di Beltran Leyva, uno dei gruppi di trafficanti più potenti e violenti di tutto il Messico. Il governo messicano aveva messo una taglia di 2,1 milioni di dollari sulla sua testa. Per un ufficiale della Marina messicana testimone del conflitto a fuoco tra il trafficante e le forze dell'ordine, la battaglia è stata «intensa».
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