Ha scelto il palcoscenico della Borsa Internazionale del Turismo la Golfarelli Editore per presentare il suo nuovo periodico dedicato ai viaggi di qualità: Mete Grand Tour. Qualità, insieme a originalità, stile e rigore, è lessenza intorno alla quale linstancabile Maria Elena Golfarelli impernia ogni sua nuova avventura editoriale, in un processo continuo di ricerca, innovazione e miglioramento per soddisfare le esigenze dei target a cui mirano i suoi periodici. Target costituiti da professionisti, dirigenti, imprenditori, uomini di cultura e, comunque, persone che non si accontentano delle informazioni omogeneizzate veicolate dai periodici che puntano a una readership di massa.
Quello delle testate della casa editrice bolognese, al contrario, è un pubblico che cerca informazioni, opinioni e punti di vista originali, anche per ricavare spunti per produrre nuove idee ed esperienze personali. Un target che, per caratteristiche culturali e «anima liberale» è analogo a quello del quotidiano Il Giornale, con cui i periodici Golfarelli sono distribuiti in edicola.
«Mete Grand Tour - racconta Maria Elena Golfarelli - raccoglie il testimone di Mete dElite, che ha riscosso notevole successo negli ultimi anni. Con la nuova rivista abbiamo, però, non solo innovato il formato, ma anche il modo di accostarci alle tematiche trattate, conducibili alle realtà dellarte, del paesaggio e della cultura enogastronomia. Prima gli argomenti venivano selezionati pensando alle esigenze informative di un turismo délite ma erano esclusivamente trattati in modo giornalistico tradizionale, benché con il rigore e loriginalità che ci contraddistingue. Nella nuova testata continuiamo sempre a proporre itinerari, luoghi, opere darte, eventi culturali e opportunità di degustazione enogastronomica scelte pensando a un turismo di qualità, ma cerchiamo di farlo attraverso il racconto di importanti personalità note che accompagnano il lettore esponendo il proprio vissuto di un determinato tema. Non a caso abbiamo scelto di abbinare alla parola Mete, il termine Grand Tour, che ricorda i lunghi viaggi che compivano i figli dellaristocrazia e dellalta borghesia europea nel 700 e nell800. Viaggi che non prevedevano solo la visita ai luoghi più famosi, ma anche la scoperta e lesperienza più intima di aspetti insoliti dei quali i protagonisti davano conto attraverso libri, diari o articoli che costituivano spunti per altri viaggiatori». Il percorso che ha portato alla nascita del nuovo periodico coincide con lingresso nella casa editrice bolognese di Raffaele Costa, più volte ministro, che ha garantito una crescita importante sia di valore sia di contenuti.
«Mete Grand Tour» racconta il viaggio nel turismo di qualità
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