Metrò senza cartelli sulle direzioni

Meno male che i giornalisti della BBC, intervenuti ieri per riprendere il convegno di Berlusconi al Carlo Felice, hanno usato i taxi invece dell'underground genovese. Nella centrale fermata della metropolitana di principe, come denuncia il Codacons, ci si trova infatti smarriti di fronte ad una banale esigenza: capire il senso di marcia e quindi il binario sul quale attendere l'arrivo del mezzo. Altro che King Cross e Piccadilly Circus, qui non c'è nemmeno la segnaletica necessaria che indica al passeggero qual è il binario in direzione del centro e quale quello verso la stazione di Certosa. Forse gli amministratori e i dirigenti di Amt pensano che i pochini passeggeri che usufruiscono del treno leggero siano genovesi doc. Oppure che i turisti abbiano un nasone da tartufi o che abbiano appena conseguito il brevetto di piccoli esploratori ai lupetti o agli scout. Di certo è che il cartello manca.
«Non c'è nessuna indicazione - spiega Diana Barrui responsabile del Codacons giuria - che dica al passeggero dove porta quella carrozza che sta per andare a prendere. Chi arriva a Principe si trova smarrito.

Se questa difficoltà viene riscontrata da chi abita in città, figuriamoci, in prossimità dell'estate, dai numerosi turisti che verranno a visitare Genova e che potrebbero servirsi della metropolitana e di questa fermata così centrale per spostarsi. Dal momento che già dobbiamo fare i conti con una delle linee più corte esistenti, almeno che presenti i servizi necessari per essere efficace».

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