MigliorTasso ai nastri di partenza

Capital Money punta sul web. Lo fa creando una nuova società, MigliorTasso, che si prepara al debutto. Abbraccia così l’on-line il più vecchio tra i gruppi di mediazione creditizia, forte di una rete di 450 venditori e 70 sportelli operativi nelle principali città italiane, scommettendo sulla piena e proficua complementarità rispetto ai canali tradizionali. Dice Federico Cancarini, amministratore delegato di Capital Money: «Vogliamo rendere disponibili mutui alle migliori condizioni di mercato. E garantirci un approccio che si avvantaggi della multicanalità».
Il gruppo, che già distribuisce i prodotti di B@nca 24-7 e di altre grandi realtà, da Unicredit a Deutsche Bank, capace lo scorso anno di erogare mutui per oltre 500 milioni, ha definito la missione e gli obiettivi della newco, attesa al primo anno a un intermediato compreso tra i 20 e i 30 milioni. «Il sito web sarà attivo tra breve e offrirà ai potenziali clienti un motore di ricerca, basato sui parametri connessi al valore dell’immobile e al reddito, che indicherà quali prodotti si addicono al richiedente e si presentano più convenienti. Stiamo predisponendo apposite convenzioni, sia con gli istituti di cui già siamo partner sia con altre banche, per offrire dei finanziamenti concepiti esclusivamente per l’on-line».
Prodotti all’insegna della semplificazione e, in un certo senso, standardizzati. «Questo servizio è la scelta più indicata per chiunque abbia un reddito certo, immediatamente verificabile; se invece la richiesta viene da un lavoratore atipico, la pratica di mutuo può necessitare di ulteriori garanzie e l'interazione dovrà spostarsi fuori dallo spazio del web, per un contatto consulenziale personale. C’è comunque l’opportunità, anche per chi ha un reddito minimo, di accedere subito a mutui che coprano fino al 50-60% del valore dell’immobile". Il ragionamento delle banche sulla solvibilità del mutuatario è, infatti, immediato: se può pagare la metà dell’immobile con fondi propri, ben difficilmente correrà il rischio di perderli. «L’altro parametro da considerare come prerequisito chiave - riprende Cancarini - è la conformità dell’immobile alle norme. Spesso lo si trascura, col risultato che una volta dal notaio ci si vede rifiutare il finanziamento: le casistiche vanno dagli abusi edilizi non sanati (o in attesa di condono) alle donazioni per le quali il termine dell’eventuale rientro in possesso da parte del donatario non sia ancora scaduto». Se l’immobile è «pulito», la strada del web accorcia il percorso e lo rende più conveniente, visto che i tassi on-line sono oggettivamente più competitivi.

«Va anche detto - aggiunge l’ad di Capital Money - che lo sviluppo del mercato dei mutui, in decisa crescita, segue sì l’evoluzione dei tassi, ma anche la dinamica degli affitti. E poiché la seconda è più elevata della prima, il mutuo appare la scelta prevalente: l’equivalenza tra rata del mutuo e canone di locazione è la base di partenza dei nuovi acquirenti».

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