Roma - Due partite zero punti, tre gol subiti e nessuno realizzato: i numeri fotografano alla perfezione la crisi di un Milan irriconoscibile quanto impotente al cospetto di avversari che viaggiano a velocità doppia. Il campanello d'allarme era già squillato per Carlo Ancelotti all'esordio in campionato, dopo la sconfitta subita in casa contro il Bologna, oggi però la situazione si è ulteriormente aggravata perché sul terreno di Marassi i rossoneri hanno alzato bandiera bianca con un ko senza scusanti. Davvero magro il bottino dei rossoneri, che sono ancora campioni del mondo in carica. Unica, piccolissima, consolazione, il ritorno a tempo pieno di Kakà. Il gioco, tuttavia, ancora non c'é.
Se il Milan sta male, le altre grandi della Serie A non possono certo fregarsi le mani: Inter a parte, che nell'anticipo di ieri sera ha dovuto fare appello a un'autorete e a un gol-fantasma (che ancora fa discutere) per avere ragione di un robusto Catania, le altre 'sorelle' arrancano nei bassifondi della classifica: la Roma è stata strapazzata da un Palermo rigenerato e rinvigorito dalla cura di Ballardini; la Fiorentina ha dimostrato di non saper tenere il passo del Napoli (e se non avesse pareggiato nel finale contro la Juve, alla prima giornata, farebbe compagnia al Milan); la Juve invece ha battuto l'Udinese per 1 a 0 con un gol di Amauri.
In questi primi 180' di Serie A è tutto un fiorire di outsider, come la coppia formata da Lazio e Atalanta, che guida la classifica a punteggio pieno: i capitolini si trovano a +5 sulla Roma con Zarate capocannoniere, i bergamaschi volano sulle ali dell'entusiasmo, il lavoro di Gigi Del Neri sta cominciando a produrre risultati. L'allenatore friulano non è nuovo a partenze-sprint, ai tempi del suo primo Chievo Verona in Serie A riuscì a spalleggiare a lungo le grandi sul tetto del campionato, prima di rimanere staccato. Oggi, intanto, l'atalantino Ruggeri jr. si è aggiudicato il derby fra presidenti esordienti che lo opponeva a Francesca Menarini, neopresidentessa del Bologna. Un'altra piccola soddisfazione.
Il Napoli, Lazio e Atalanta a parte, può essere considerata la vera sorpresa di queste prime due giornate. I partenopei hanno dimostrato di essere squadra vera, perché contro la Fiorentina hanno vinto soffrendo e lo hanno fatto senza l'ausilio delle curve. Fra le grandi poteva anche esserci il Torino che a lungo è stato in vantaggio a Reggio Calabria, salvo poi farsi raggiungere e rischiare anche una sconfitta immeritata.
Spiccano i 2-0 del Siena al Cagliari e del Lecce al Chievo Verona. La settimana prossima torneranno le coppe e, proprio dall'Europa, per grandi e meno grandi, potrebbero arrivare ulteriori ragguagli sullo stato di forma di alcune squadre, Milan (Uefa) e Roma (Champions) su tutte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.