"Cade un altro falso mito. I gay non sono tutti di centro-sinistra. Anzi, a Milano, la città italiana capitale della moda, del design, della finanza e della pubblicità, un omosessuale su due ha recentemente dichiarato di essere di idee politiche di centro destra". È questo uno dei dati che emerge da uno studio condotto dal portale Gay.it che, in vista delle prossime elezioni amministrative per il Comune che si terranno la prossima primavera, ha interrogato la comunità omosessuale milanese cercando di tracciare anche un bilancio del gradimento dei singoli componenti della giunta Moratti.
Lo studio ha coinvolto circa 600 internauti milanesi gay, lesbiche e trans dichiarati che, nelle scorse settimane, hanno risposto ad alcune domande della redazione. Dall'analisi delle risposte emerge innanzitutto che un gay milanese su due, il 46 per cento degli intervistati, dichiara di essere di idee politiche di destra o centro destra. Nel dettaglio il 12 per cento dichiara di essere "di destra", mentre il 34 per cento di essere di "centrodestra". Per quanto riguarda l'opposizione, invece, sommando il 21 per cento di chi si definisce "di sinistra" con il 30 per cento del "centrosinistra", raggiunge un totale del 51 per cento dei consensi totali, mentre solo il 2 per cento degli intervistati si definiscono "di centro".
Nonostante le percentuali, però, la comunità Lgbt milanese, spiega l'indagine, "non si ritiene soddisfatta né della giunta Moratti in generale, né in particolare delle politiche e delle attività legate al mondo gay: la maggior parte degli intervistati (il 32 per cento del campione), infatti, oltre a ritenere sotto la sufficienza l'operato del sindaco Moratti, reputa "insufficienti" le misure prese a Palazzo Marino per garantire pari opportunità e pari diritti alla comunità gay.
Nel questionario approntato da Gay.it è stato poi chiesto anche di valutare l'operato degli assessori della giunta Moratti. Il più apprezzato dai milanesi? La ricerca ha decretato che si tratta di Giovanni Terzi, titolare della delega alle Attività produttive, Politiche del Lavoro e dell'Occupazione. Il componente dell'esecutivo viene promosso dal 27 per cento degli interpellati che ricordano con piacere le numerose iniziative ricreative organizzate negli ultimi anni in città, come le "notti bianche" e l'estate milanese, ma anche per l'importanza attribuita alle problematiche delle donne, prime destinatarie di manifestazioni innovative come la maratona in rosa e la notte dei saldi. Probabilmente, spiega l'indagine, hanno inciso nella scelta dei gay anche le numerose iniziative promosse da Terzi nel settore della moda e del fashion.
Secondo nella classifica di gradimento, con il 19 per cento delle preferenze, l'assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, premiato soprattutto per le numerose iniziative culturali legate all'arte o al teatro, di cui si è fatto promotore. Al terzo gradino del podio si attesta Maurizio Cadeo, assessore all'Arredo, decoro urbano e verde (16 per cento) per il suo interesse all'estetica della città e l'attenzione al verde pubblico. Piacciono per la simpatia e la sensibilità dimostrata verso il mondo gay anche l'assessore allo Sport Alan Rizzi (12 per cento delle preferenze) e il titolare della delega alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna (10 per cento).
Meno amato dei suoi colleghi, ma con in tasca un dignitoso 7 per cento di preferenze, l'assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli, mentre alle ultime posizioni, apprezzati solamente da una piccola parte dell'elettorato gay, troviamo i due esponenti più in vista dell'intera giunta: al penultimo posto della graduatoria, infatti, si piazza Riccardo De Corato, vicesindaco con appena il 5 per cento dei consensi e il sindaco Letizia Moratti che, invece, risulta amata solo dal 2 per cento del campione.
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