Milano? È la nuova città delle fiabe

C'era una volta la grigia Milano… Sì, c'era, perché quest'anno Milano sembra essersi trasformata nella città delle favole. Dopo il musical La Bella e la Bestia al Teatro Nazionale, che rimarrà sulle scene per un anno, e La vera storia di Pinocchio raccontata da lui medesimo, scritta, diretta e interpretata al Piccolo da Flavio Albanese, domani, direttamente dal mondo della fantasia, arriva al Palasharp Disney live! Le più belle fiabe Disney. Una produzione internazionale che condurrà gli spettatori in un viaggio attraverso tre storie senza tempo: di nuovo la Bella e la Bestia, Biancaneve e i sette nani e Cenerentola. «E' la gente che ha unito queste tre storie - spiega il produttore italiano Ermes Bonini -, perché sono le più longeve, quelle che per i valori proposti meglio rappresentano il brand Disney nel suo concetto essenziale». E infatti proprio Cenerentola tornerà a Milano con un musical tutto suo il prossimo 10 dicembre, al Teatro degli Arcimboldi. Ma prima, questo weekend, sarà lo Smeraldo a diventare «la casa delle storie» ospitando Il Gatto con gli stivali (sabato, ore 15) e Hansel e Gretel (domenica alle 11). Un tripudio di allegria, colori e buoni sentimenti che sembrano andare incontro ai desideri del pubblico milanese e non solo, visto che in meno di un mese La Bella e la Bestia aveva già venduto 70mila biglietti e Disney Live sbarca in città dopo il grande successo riscosso a Torino.
Oltre 25 i personaggi di questo spettacolo dal vivo, pensato per i bambini in età prescolare, ma che promette di coinvolgere anche i grandi. Molte le novità dello show, costato oltre 15 milioni di dollari, a partire dal debutto, avvenuto per la prima volta in Cina. Una sorpresa rispetto alle produzioni precedenti è che il pubblico sarà coinvolto con alcune domande e invitato a intonare canzoni indimenticabili come «Bidibi bodibi boo» e «Stia con noi». Massimo supporto alle emozioni e alla fantasia verrà poi dalla tecnologia, sfruttata al massimo per le trasformazioni delle scenografie e l'illuminazione. I circa 2500 punti luce seguiranno automaticamente i personaggi, grazie a speciali sensori applicati ai costumi degli interpreti. Decisivi per condurre davvero gli spettatori in un mondo fatato saranno anche gli oltre cento costumi ideati da Gregg Barnes, realizzati con oltre 1200 metri di tessuto e decorazioni preziose. L'intento, come spiega il produttore Alan Feld, è «suscitare emozioni nuove e regalare un sorriso ricco di ottimismo alle mamme e ai papà, ai nonni e ai nipotini». E proprio per coinvolgere le famiglie e andare loro incontro in un momento economicamente difficile, sono stati pensati pacchetti dedicati con sconti tra il 15 e il 20%.

L'idea è che i più piccoli debbano poter condividere le proprie emozioni con mamma e papà e i genitori, alla ricerca di un ritorno all'infanzia o solo di un po' di evasione, non sembrano chiedere altro. Dopotutto quella di Milano frenetica città del business forse è solo un'altra favola.

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