da Roma
A Roma laddizionale comunale allIrpef salirà da questanno dallo 0,2 allo 0,5 per cento. È la misura principale e sicuramente meno popolare della manovra di bilancio 2007 approvata ieri dal Comune di Roma, la prima del secondo mandato al Campidoglio di Walter Veltroni. A Milano, invece, i cittadini continueranno a non devolvere a Palazzo Marino nessun surplus percentuale dellimposta sui redditi.
Laumento del prelievo aggiuntivo, ha spiegato il team veltroniano, dovrebbe portare nelle casse del Comune circa 113 milioni di euro con un impatto medio su ciascuna famiglia che risiede nella Capitale di 105 euro lanno. Il primo cittadino, nonché nuovo portabandiera del riformismo nel centrosinistra, ha voluto subito mettere le mani avanti giustificando la decisione impopolare con i tagli per 160 milioni di euro imposti a Roma dalla legge di bilancio del tandem Padoa-Schioppa/Visco. Anzi, da buon diessino ha ripetuto il mantra fassiniano a futura memoria di Prodi e dei titolari di via XX Settembre: «Penso che la Finanziaria sia lultima manovra del genere di quelle che abbiamo dovuto fare negli ultimi anni. Lultima manovra di tagli».
Ma lincremento dei balzelli nella roccaforte dellulivismo doc (anche se la maggioranza al Campidoglio ripercorre lo stesso variegato spettro di Palazzo Chigi, ndr) non poteva lasciare indifferente il suo alter ego, ovvero Milano, la capitale numero due governata dalla Cdl. «Quello che fa la differenza a favore dei cittadini milanesi - ha sottolineato il vicesindaco meneghino Riccardo De Corato (An) - è che al contrario di quelli romani non hanno mai pagato laddizionale Irpef e non la pagheranno nemmeno nel 2007».
Si tratta di unuscita insolita perché a Palazzo Marino si è generalmente meno avvezzi al turbinio di dichiarazioni a mezzo stampa rispetto ai colleghi capitolini. Ma De Corato non poteva evidentemente esimersi dal rimarcare una profonda divergenza. «Questo fa la differenza - ha aggiunto - tra una giunta di centrodestra, in cui la parola dordine è ridurre o non applicare tasse inique come laddizionale Irpef, e quelle di centrosinistra». Una riflessione che si è conclusa con un accenno alle difficoltà dellUnione a parlare «padano». «Spero che lopposizione di centrosinistra in consiglio comunale a Milano mediti attentamente su questi balzelli che Veltroni regala ai suoi concittadini».
La Finanziaria 2007 del Comune di Roma, tuttavia, ha replicato alcune derive populistiche della sorella maggiore di Palazzo Chigi con ben 2.538 milioni di euro di investimenti. Poco meno di un terzo dei 113 milioni (35 milioni) recuperati con lIrpef saranno redistribuiti a 280mila famiglie che godranno di «agevolazioni sociali» come le ha definite Veltroni. Altro provvedimento pubblicizzato è la riduzione dal 4,9 al 4,6 per mille dellIci sulla prima casa, un benefit che potrebbe essere messo in discussione dalla rivalutazione degli estimi catastali. Invariate le altre tasse comunali, ad eccezione di quella sui rifiuti.
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