Dal 21 gennaio scatta "Area B" Incentivi per attutire il colpo

La giunta ha approvato i divieti ai mezzi più inquinanti e 7,4 milioni di contributi per cambiare i taxi e i furgoni

Dal 21 gennaio scatta "Area B" Incentivi per attutire il colpo

Indietro non si torna. La giunta comunale ha approvato ufficialmente ieri l'«Area B», la nuova corona antismog che si aggiungerà ad Area C e prenderà il via il prossimo 21 gennaio. Sarà una partenza soft: si partirà con una dozzina di telecamere per arrivare gradualmente a 186 (per ora ne sono state installate sedici), in grado di sorvegliare il 72% del territorio cittadino. Non si scappa e si rischia una multa da 80 euro. Il divieto di accesso nella nuova «low emission zone» per i veicoli più inquinanti (benzina euro 0, diesel euro 0,1,2,3, ciclomotori e motoveicoli euro 0 ed euro 1 a due tempi) sarà in vigore dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle 19.30, esclusi i festivi (in linea con Area C) e dal primo ottobre 2019 sarà esteso anche ai diesel Euro 4, già vietati dal 2017 in Area C. Ogni automobilista, residente e non, per il primo anno avrà un bonus di 50 giorni di libera circolazione, al primo ingresso riceverà un avviso e l'invito a iscriversi sul sito dedicato per controllare il numero degli accessi ed evitare multe. Dal secondo anno invece i residenti e le imprese milanesi avranno a disposizione 25 giorni «liberi» e chi viene da fuori soltanto cinque. «Vogliamo migliorare la qualità della vita a Milano e l'aria che respiriamo è fondamentale. Le polveri sottili nocive per la salute sono già in calo da alcuni anni ma vogliamo abbatterle drasticamente, per questo abbiamo costruito un sistema efficace di regole e lo abbiamo chiamato Area B come il blu» afferma l'assessore alla Mobilità Marco Granelli.

Per attutire il colpo (il provvedimento nel primo step dal 21 gennaio riguarderà 108.600 veicoli immatricolati in città, oltre 240mila se si considera tutta la provincia) la giunta comunale insieme alla ztl antismog ha approvato ieri altre due delibere che sbloccano un pacchetto da sette milioni di euro di incentivi destinati alle micro, piccole e medie imprese per acquistare veicoli ibridi, elettrici, a metano, benzina/metano, Gpl, benzina/Gpl, benzina euro 6 e «rottamare» i motori inquinanti. Al sistema di incentivi contribuisce anche la Città Metropolitana con un milione di euro. La partecipazione al bando è aperta alle imprese private con sede legale o unità locale a Milano e/o di licenza per l'esercizio dell'attività di vendita su aree pubbliche rilasciata dal Comune, proprietarie di un autoveicolo N1 e N2 (di massa inferiore o uguale a 7,5 tonnellate). Le auto da sostituire per le quali si potrà chiedere il contributo in conto capitale (massimo due richieste per ciascuna impresa) vanno dai diesel classe pre-euro e Euro 0 fino agli Euro 4. Il mezzo acquistato dovrà essere «necessariamente intestato alla medesima impresa che richiede il contributo e la proprietà dovrà essere mantenuta almeno per 5 anni dall'acquisto». I contributi non saranno cumulabili con quelli erogati da altri soggetti pubblici e la valutazione della domanda sarà «a sportello», ossia secondo l'ordine cronologico di presentazione. Gli ordini dei nuovi mezzi dovranno essere effettuati dalla data del bando al 31 dicembre 2019.

Previsti incentivi ad hoc - 400mila euro in tutto - per sostituire taxi e Ncc con conducente con modelli ecologici. Il contributo per ogni veicolo sarà pari a mille euro per l'acquisto di nuovi veicoli, arriverà a 5mila euro per i soggetti interessati ad acquistare mezzi attrezzati al trasporto disabili.

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