Abusivi di San Siro, è giallo sulle famiglie in hotel

Abusivi di San Siro, è giallo sulle famiglie in hotel

«Solidali contro gli sfratti. Nonostante le promesse fatte dalla giunta Pisapia, Aler ha effettuato l’ennesimo sgombero in uno dei troppi appartamenti popolari lasciati in stato di abbandono. Riappropriamoci di ciò che è nostro. La casa è di chi la abita, no agli sfratti». Recita il minaccioso comunicato pubblicato su Indymedia a proposito dello sgombero di un appartamento occupato abusivamente in via Solari 40. Così dopo la discesa in campo in difesa delle quattro famiglie che occupavano illegalmente altrettanti appartamenti Aler a San Siro, ieri gli autonomi si sono schierati a favore di un giovane di 28 anni con due cani che si era appena impossessato di un appartamento in zona Tortona. Alle spalle l’occupazione con la forza di un’altra casa.
Intanto sul reale stato di necessità degli sfrattati di San Siro - condizione che potrebbe agevolarli nell’ottenimento di un tetto - comodamente ospitati in albergo fino a giovedì, si infittisce il giallo. Se l’allontanamento delle famiglie era già stato concordato a dicembre tra questura e Aler, rinviato solo per le temperature rigide, a tutt’oggi le famiglie sostenute dagli autonomi del Cantiere, non hanno ancora fornito la documentazione che attesti il reale bisogno. «A noi non risultava che si trattasse di famiglie in gravi difficoltà, nonostante la presenza di minori - spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli a proposito dello sgombero - detto ciò ci siamo resi disponibili a fare un’ulteriore valutazione», all’ordine del giorno della commissione tecnica per l’emergenza casa di giovedì. Ma al momento, appunto, non sono arrivati i documenti necessari. È bene ricordare che le madri hanno rifiutato l’ospitalità offerta dai servizi sociali in casa famiglie con i bambini.
L’imbarazzo di Palazzo Marino è palpabile. Il clima è teso: tutti sono in attesa di conoscere le decisioni che il Comune prenderà giovedì per preparare eventuali contromosse. Dalle 1500 famiglie già nella graduatoria emergenziale alle 33mila in lista d’attesa per l’assegnazione.

I sindacati inquilini sono sul chi va là, pronti a scatenare la guerra: «Vorremmo che il problema della casa venisse affrontato seriamente - il commento di Francesco Di Gregorio, segretario Sunia - con soluzioni per chi è in stato di necessità e non per chi ne fa un uso improprio. Nei quartieri popolari urge il ripristino di un clima sereno, della legalità e della sicurezza».

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