Addio ad Alfano «Lupi guidi Ap con i moderati»

(...) Non ha dubbi il consigliere milanese Matteo Forte (che peraltro non viene da Ncd) e così gli altri dirigenti. Ma anche consiglieri e assessori regionali sono praticamente concordi, dal coordinatore regionale Alessandro Colucci al presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, all'assessore regionale (e coordinatore provinciale) Luca Del Gobbo, che vorrebbe lavorare sull'aggregazione di un Ppe italiano interloquendo con Fi. In parte diversa la linea del capogruppo Angelo Capelli, che mette in guardia da possibili veti leghisti su Alfano o sull'intera Ap e in quel caso non esclude il dialogo anche col Pd. Gli altri premono su Lupi perché, prima del voto siciliano, faccia una scelta netta. Gli eletti col centrodestra lo dicono apertamente. «Un anno fa - spiega per esempio l'assessore in Zona 9 Deborah Giovanati - mi sono candidata con Milano popolare che nasceva grazie a Lupi, con l'intento di aggregare le forze liberali e popolari. Ho creduto e credo tutt'ora in questo progetto». L'intesa siciliana - per l'assessore - non è «una scelta locale». «Alfano - dice - dovrebbe prendere le distanze dal partito e lasciare la guida a chi lavora veramente alla ricostruzione di un centrodestra liberal-popolare». Il presidente di Zona 5 Alessandro Bramati ci mette anche il nome.

Dichiara che la decisione siciliana «tradisce il progetto» («ricucire l'area moderata, liberalpopolare e alternativa al Pd») e per cambiare candida Lupi: «Credo sia giunto il momento in cui si superi ogni confusione sui ruoli: Alfano prosegua la sua esperienza ministeriale e lasci la guida del partito a Lupi».

Alberto Giannoni

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