Case messe in vendita a metà prezzo per gli inquilini che potranno anche non pagare le spese del notaio (8-9mila euro in media) ed avere anche l'appoggio Finlombarda, la finanziaria della Regione che li aiuterà a ottenere mutui vantaggiosi. Concesso anche l'acquisto di parenti fino alla seconda generazione, con figli o nipoti che entreranno in possesso dello stabile preso a costo scontato dopo i genitori o i nonni. Nessun rischio di speculazione, perché non potranno essere rivenduti prima di dieci anni. È partita la prima fase del Piano vendita straordinario dell'Aler che nel triennio intende cedere 9.850 unità immobiliari tra Milano e provincia. Uno dei tasselli del risanamento dell'azienda trovata con un buco di 350 milioni di euro dall'ex prefetto e oggi presidente Gian Valerio Lombardi che ieri a Palazzo Lombardia ha annunciato i prossimi interventi insieme al sottosegretario Giulio Gallera. Perché i dati dicono che negli ultimi anni la morosità nelle case popolari a Milano è passata da un fisiologico 12 per cento al 40.
Primo passo la cessione di 2.850 case nei quartieri Sant'Ambrogio (700), Aldini (400), Olmi (300), Fulvio Testi (230), Palmanova (160), Gallaratese (150) e Argonne (120) già messe in vendita nei condomini a maggioranza privata e dove quindi i costi per Aler sono diventati insostenibili. Anche perché le spese condominiali nei caseggiati «misti» sono ben più alte rispetto a quelli gestiti solo dall'Aler. «E spesso - spiega Lombardi - sono gli stessi inquilini a non essere in grado di restituire quelle anticipate dall'azienda per riscaldamento e manutenzione». Per questo, spiega Gallera «viene offerto un acquisto a prezzi ridotti del 44 per cento rispetto a quelli di mercato e del 50 per l'area di protezione grazie alla Regione che attraverso Finlombarda stanzia 6 milioni di euro».
Per aiutare gli inquilini è già stata creata una task force di venti operatori per l'assistenza al numero verde 800-014438. Un servizio, ha spiegato Cinzia Rossoni, a cui in soli dieci giorni hanno telefonato 674 persone. E in 150 appuntamenti sono già quaranta le famiglie che hanno deciso di comprare. «Un'operazione - ha spiegato Gallera - da cui ci aspettiamo di incassare risorse per 450 milioni di euro che permetteranno all'azienda di riqualificare tutti gli alloggi attualmente sfitti». Anche perché il piano prevede lo spostamento in altri stabili Aler degli inquilini che decideranno di non acquistare. «Ma - assicura Gallera - la gestione di eventuali casi di mobilità sarà condivisa e compiuta con il massimo rispetto della dignità delle persone. Nessuna deportazione, ma accompagnamento e attenzione caso per caso: qualche anziano potrà magari essere spostato più vicino ai figli». Con il presidente Lombardi che spiega come «per riequilibrare il bilancio dell'azienda sia necessario essere molto attenti alle spese. Ma la task force seguirà tutti, distinguendo però bene il moroso colpevole da quello incolpevole». Gallera, invece, ricorda come oltre alla morosità ci siano gli aggravi di Imu e Tasi, con i 29 milioni di euro pagati dall'Aler lo scorso anno.
E poi, aggiunge, «siamo passati dai fondi previsti dal Piano regionale per l'Edilizia residenziale pubblica (Prerp) del 2002/2004 pari a 1,2 miliardi di euro, ai soli 120 milioni del 2012/2014. Che sono poi scomparsi con i tagli».Prosegue, intanto, nel sito dell'Aler la pubblicazione delle case messe in vendita con le aste del patrimonio che non fa parte dell'Erp, l'edilizia residenziale pubblica.
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