Sotto questo «treno di precipitazioni», come viene definito dai metereologi, gli incidenti si ripetono. Un altro albero cade in piazza Vesuvio su tre automobili. Ancora una volta una tragedia sfiorata, ieri alle 9.30 del mattino, perché per fortuna le auto erano vuote. La pioggia abbondante fa marcire le radici e le piante più deboli «franano» a terra all'improvviso, costituendo un pericolo. E questo accade da un anno a Milano. La pioggia non concede tregua, tanto che Simona Bordonale, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, ha emesso un avviso di elevata criticità per l'area nord occidentale del territorio. C'è rischio idraulico e idrogeologico nelle province di Como, Lecco, Sondrio e Varese.
E' stato calcolato che a Milano nel 2014 sono caduti 1.200 millimetri di pioggia. «Solo nei primi dieci giorni di novembre siamo arrivati a 317 millimetri, contro la media di 184, pari al 75% in più rispetto al normale» conferma il metereologo Flavio Galbiati della Epson. Squadre di intervento sono all'opera in tutta la Lombardia. A Parabiago e Caponago, a causa dell'esondazione del fiume Olona, sono intervenuti gli uomini dei presidi ET Villoresi. Case allagate nel mantovano e nel pavese. «Il Consorzio Est Ticino Villoresi si sta adoperando per limitare i danni dovuti allo stato di maltempo costante e intenso. Siamo sempre in contatto con la protezione civile» dichiara Alessandro Folli, presidente del Consorzio.
I temporali sono causa di incidenti gravi nell'immediatezza, ma anche ragione di rovina a lungo termine. Nella provincia di Bergamo hanno causato danni all'agricoltura per 13 milioni di euro. Il fieno, l'uva, il riso, la cui produzione in Lombardia sta subendo un calo del 10%, e il mais sono le coltivazioni che hanno registrato un'allarmante sofferenza.
«Ci troviamo di fronte a un'anomalia per cui è difficile poter dare una spiegazione» conferma Galbiati, metereologo della Epson. Oltretutto le previsioni confermano che la situazione si protrarrà per tutto il mese. Oggi è in arrivo un nuovo «convoglio» di nuvole piuttosto minacciose, due giorni di tregua, ma poi sabato il cielo si sfogherà ancora. In molte regioni è scesa una quantità d'acqua in 24 ore superiore alla media di un mese, tanto che qualcuno su twitter sta pronunciando la parola diluvio. «Gennaio, febbraio, giugno e luglio sono stati i mesi più critici. Il maltempo ha colpito persino i terreni a prato» fa notare Alessandro Ubaldi, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza.
Esondazione di laghi, corsi d'acqua, frane sono le manifestazioni che preoccupano i responsabili della
sicurezza ambientale, ma la caduta degli alberi non è da meno. Come la pioggia non è la sola calamità, ad essa s'aggiungono trombe d'aria, grandinate, notevoli sbalzi termici e raffiche di vento. E' un autunno arrabbiato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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