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"Area B a pagamento? Ora no, poi vedremo..."

La guerra alle auto. Il sindaco apre all'ipotesi e scatena la rivolta. Assomobilità: "Accanimento". Fi: "Irricevibile"

"Area B a pagamento? Ora no, poi vedremo..."

Rendere Area B una ztl a pagamento? É scritto nel Documento unico di programmazione allegato al Bilancio di previsione del Comune come prospettiva da qui al 2024, lo hanno svelato il consigliere della Lista Sala Enrico Fedrighini e il verde Carlo Monguzzi presentando in aula un emendamento che propone di far pagare di più chi viaggia solo in modo da promuovere il car pooling. Il sindaco Beppe Sala interrogato ieri sull'ipotesi frena nell'immediato ma non può smentire l'atto approvato in giunta: «Al momento non è previsto, più avanti vedremo. In teoria il controllo del traffico va fatto dando opportunità, prolungando le metropolitane ad esempio, e a volte dando divieti o facendo partecipare ai costi i cittadini».

Parole che scatenano la rivolta. Il presidente di Assomobilità (Confcommercio Milano) Simponpaolo Buongiardino ricorda «la famosa scena del film con Massimo Troisi e Roberto Benigni in Non ci resta che piangere, un fiorino.... Da città aperta a Milano medioevale. Al di là dei contenuti e dei problemi applicativi di una simile proposta, dobbiamo purtroppo rilevare come parte della maggioranza non tenga in nessun conto due anni di pandemia, i rincari di carburante ed energia, la crisi dell'automotive, il balzo dell'inflazione. Ma anche i segnali di ripresa con il turismo. Riflettiamo molto bene».

È un'ipotesi «irricevibile» per il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi, «estendere il pagamento della ztl sarebbe folle. Sorvolando sull'ipotesi surreale dello sconto comitiva avanzata dai Verdi, l'ingresso in Area B deve essere totalmente libero per le classi non inquinanti. E andrebbe raddoppiato il numero di ingressi gratuiti in Area C per chi vive nella Cerchia, da 40 a 80». L'emendamento approda subito in aula e tiene banco per due ore, 8 i sub-emendamenti depositati dal centrodestra per contestarlo. Monguzzi sottolinea che «bene ha fatto la giunta a scrivere a chiare lettere nel documento di bilancio che saranno implementate le politiche di pricing in Area B e C. E bene fa il sindaco che oggi, sebbene con prudenza, va nella stessa direzione. Ma è fondamentale introdurre la filosofia che paghi di più se entri da solo in auto, magari da 3, 4 persone in su il pedaggio potrebbe essere azzerato».

Il Pd è in imbarazzo: il capogruppo Filippo Barberis annuncia che voterà a favore lo sviluppo del car poooling ma tiene a rimarcare che il pedaggio in Area B al momento è solo teoria. Il capogruppo Fi Alessandro De Chirico invece ironizza: «Sala vuole farci tornare indietro di secoli quando bisognava pagare un dazio per entrare in città». Per l'assessore all'Ambiente Elena Grandi «bisogna limitare il numero di auto che entrano, anche per lavoro. L'auspicio non è di fare cassa ma disincentivare l'uso del mezzo privato, anche con politiche di pricing». Pagare per entrare «vuol dire spremere i cittadini e mettere controlli come alle frontiere anni '80» contesta il capogruppo FdI Riccardo Truppo. La proposta Verdi-Lista Sala passa con 25 voti a favore e 12 contrari.

Sono 2.

293 gli emendamenti al Bilancio depositati dai partiti (il ministro Lamorgese ha concesso ai Comuni un mese di proroga per votare). Tra le proposte Pd ci sono due interventi sulla casa mirati a potenziare del 20% la quota riservata agli indigenti nell'edilizia popolare e un fondo per sostenere le spese di arredamento.

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