Un arresto sfiora gli appalti per l'Expo

Due inchieste, una della Procura di Venezia e un'altra di quella di Padova, mettono in allarme Milano. Perché le indagini - che hanno portato all'arresto di quattro persone - hanno anche portato alla scoperta di una società di San Marino specializzata nella creazione di fatture fasulle. E tra i clienti della società finita nel mirino degli inquirenti c'è il gruppo Mantovani, alla guida una cordata di imprese che si è aggiudicata per 160 milioni di euro l'appalto per la realizzazione della piastra del sito espositivo di Expo 2015, oltre a essere impegnata nei lavori di costruzione del Mose e in altri interventi pubblici realizzati con il sistema del project financing in Veneto. Tra gli arrestati c'è anche Piergiorgio Baita, amministrartore delegato del gruppo.
Il sindaco e commissario straordinario di Expo Giuliano Pisapia ha espresso la propria preoccupazione «per le conseguenze dell'arresto avvenuto questa mattina dell'amministratore delegato della società Mantovani, Piergiorgio Baita». «Senza entrare in alcun modo nel merito delle indagini della magistratura - ha aggiunto Pisapia -, voglio sottolineare che l'inchiesta non riguarda, né direttamente né indirettamente, l'appalto e i lavori sul sito di Expo 2015».

«Da parte mia - ha concluso il sindaco - non posso che auspicare, nell'interesse di tutti e al fine di evitare polemiche, che dopo quanto accaduto oggi Piergiorgio Baita si dimetta spontaneamente da rappresentante legale della società o che la Mantovani decida di modificare la propria governance». (...)

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