Artigiani, gli avviamenti in azienda sono crollati

In generale, i nuovi avviamenti comunicati dalle imprese artigiane sono diminuiti dell'8% rispetto al 2011, registrando una contrazione di oltre il doppio rispetto alle aziende di tipo non artigiano operanti sul territorio provinciale

Un crollo. Nel 2012 le aziende artigiane di Milano e della provincia hanno risentito maggiormente delle altre dell'acuirsi della crisi e hanno subito un drastico calo degli avviamenti al lavoro. Stando ai dati della Provincia, rielaborati con l'ufficio studi dell'Unione artigiani, in città, le aziende che hanno assunto, con qualunque tipo di contratto, sono state il 9 per cento del totale, mentre nel 2011 erano state il 13,7%. Solo in provincia c'è stato un lieve aumento (+1,3%).

In generale, i nuovi avviamenti comunicati dalle imprese artigiane sono diminuiti dell'8% rispetto al 2011, registrando una contrazione di oltre il doppio rispetto alle aziende di tipo non artigiano operanti sul territorio provinciale, le quali hanno comunicato il 3,4% in meno di avviamenti passando da 606.244 a 585.915. Le aziende artigiane sono quelle che risentono di più del perdurare della crisi.

«Negli ultimi mesi del 2012 siamo tornati in piena recessione, grazie anche alla Riforma Fornero che ha irrigidito la situazione», spiega Marco Accornero, segretario

generale dell'Unione artigiani di Milano. E infatti il lavoro a tempo determinato è calato del 16,2%, il lavoro parasubordinato del 33,4%. Nel 2012 oltre la metà (50,7%) dei lavoratori avviati sono stati extracomunitari.

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