Baiamonti, avanti tutta con la piramide bis e una passeggiata verde

I comitati tentano l'ultimo stop con il Pgt L'assessore: «Inconcepibile, sarà una porta»

Baiamonti, avanti tutta con la  piramide bis e una passeggiata verde

Avanti con la «piramide bis» in piazza Baiamonti. Dopo il ritrovamento di reperti archeologici sotto l'area dell'ex distributore Tamoil, gli studi di architettura Herzog & de Meuron che hanno già disegnato la serra di vetro e acciaio che dal 2016 ospita Fondazione Feltrinelli e Microsoft in viale Pasubio hanno dovuto rivedere il progetto, nella versione consegnata al Comune lo scorso 7 agosto la dimensione dell'edificio è stata ridotta a circa 2.816 metri quadrati (un quarto della maxi piramide) e i resti delle mura spagnole sono stati integrati alla struttura, per essere visibili ai cittadini sia all'esterno che al piano terra interno. Dopo due bandi deserti da 5 milioni lanciati nel 2015 per realizzare e occupare a uso uffici la mini piramide, ora che sono state completate le bonifiche dei terreni e non ci sono più ricorsi pendenti (l'ex pompa di benzina è stata sfrattata da tempo) il Comune è pronto a lanciare in autunno una nuova asta - la base sarà inferiore visto che si è abbassata la superficie - e l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran è convinto che questa volta «ci sarà un buon interesse, alcuni soggetti si sono già fatti avanti in questi mesi». Non è un mistero che il primo della lista potrebbe essere proprio Microsoft che da tempo coltiva il sogno di mettere il logo sulle due strutture «a specchio». I comitati Baiamonti Verde Comune e l'associazione Giardini in Transito invece si oppongono da anni alla piramide bis, hanno raccolto oltre 1.300 firme e depositato ora anche un'osservazione al Piano di governo del territorio che sarà discussa in consiglio comunale a ottobre. Maran ha ribadito però ieri in Commissione a Palazzo Marino che «il progetto è sempre stato immaginato come una porta, sarebbe irragionevole non completare il disegno con la seconda serra e ricordo che le risorse generate dall'intervento saranno reinvestite sull'area». Tra le opere a scomputo ci sono il riassetto dei marciapiedi in via Montello e via Volta, la realizzazione di aree verdi e spazi pubblici, l'eventuale estensione della ciclabile lungo via Montegrappa, la manutenzione dei caselli daziari. Quello occupato dagli ex Combattenti e Reduci è inglobato nel piano, e il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico anticipa che si batterà affinchè il circolo «non venga sfrattato neanche alla scadenza della concessione, non è solo un ritrovo associativo ma l'unico punto di aggregazione del quartiere e bisogna fare l'impossibile per evitare l'abbattimento del glicine». La giunta è avvisata. Per lanciare la nuova asta il Comune aspetterà comunque il passaggio in aula del Pgt, e l'osservazione sarà sottoposta prima anche al parere (non vincolante) del Municipio 1.

Manca ancora un tassello per completare il piano di intervento sulle aree tra Pasubio, Montello, Crispi, Bastioni di Porta Volta e Baiamonti firmato Herzog & de Meuron e approvato ancora dalla giunta Moratti nel dicembre 2010. Era partita ma si è arenata anche qui per il ritrovamento di resti del passato la creazione del parco lineare lungo via Crispi, sul lato della Fondazione Fetrinelli affacciato sulle mura spagnole. Finalmente la gara per i lavori è stata lanciata prima dell'estate e sarà assegnata a settembre, la passeggiata verde di 7.

560 metri quadri sarà quindi realizzata tra ottobre e la primavera 2020. Ma De Chirico incalza Maran: «Non venda come parco cittadino un vialetto alberato in ritardo di anni rispetto alla consegna iniziale». E un filare di alberi potrebbe spuntare anche sul lato di via Pasubio.

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