La Nona Sinfonia di Beethoven, inno alla Pace e alla Libertà, debutta oggi alle 16, per tornare domani alle 20.30, martedì 31 dicembre alle 20, mercoledì 1 gennaio 2014 alle 16 all'Auditorium con l'orchestra sinfonica di Milano e il coro sinfonico Giuseppe Verdi. La dirige Zhang Xian, maestro del coro Erina Gambarini. L'evento è all'insegna di una tradizione che gemella nel segno di una musica dal vigore planetario Milano, Vienna e New York. A poco più di un mese dalla doppia esecuzione dell'Ottava Sinfonia di Mahler, al MiCo di Fieramilanocity (sul podio il suo direttore onorario, Riccardo Chailly), l'orchestra Verdi intonerà il capolavoro del genio di Bonn, culminante in quell'Inno alla Gioia e alla Libertà che, come pochi altri brani nella storia, condensa in sé la bellezza della purezza assoluta della musica.
Un parterre di solisti internazionale, composto da Maida Hundeling (soprano), Deborah Nansteel (mezzosoprano), Gregory Warren (tenore), Rudolf Rosen (basso). Quando la Nona fu eseguita per la prima volta a Vienna al Teatro di Porta Carinzia, il 7 maggio del 1824, la Capitale degli Asburgo venne piacevolmente coinvolta in un appuntamento di cui si era persa da tempo la consuetudine. Ludwig van Beethoven non regalava ai viennesi una nuova sinfonia da tempo immemorabile e lo fece con questo titanico monumento al suono, apportatore di un'urgenza espressiva capace d'innalzarsi in musica con una forza senza pari.
Alla prima viennese il pubblico comprese la tensione finalizzata al raggiungimento della felicità universale, condizione perseguibile nella realizzazione della fratellanza e nel convincimento della presenza di una Bontà Celeste, di un Essere Supremo che dal caos primordiale fonda un ordine morale a cui ogni uomo è chiamato a contribuire, esercitando la virtù.
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