Giovedì scorso, guarda caso, la seduta del Consiglio comunale era stata interrotta appena prima che fosse presentata la mozione del grillino Mattia Calise. Oggetto: il taglio dei biglietti gratuiti per San Siro e i teatri cittadini che il Comune ha a disposizione. Si tratta di oltre 21 mila ticket che arrivano direttamente sulle scrivanie, ogni partita, ogni evento, ogni spettacolo. Un'«improrogabile riunione del partito», aveva chiosato il Pd in aula chiedendo la sospensione della seduta. «Ne riparleremo lunedì», aveva promesso il giovane Calise. E lunedì è arrivato. La mozione è stata presentata. La richiesta entrava nello specifico. Ridurre i biglietti a disposizione dei consiglieri comunali da 320 a 3, uno per il sindaco, uno per il presidente del consiglio comunale e l'ultimo per il presidente del consiglio della zona interessata all'evento. Se si tratta di «personaggi di rappresentanza», tre sono più che sufficienti, è stato il ragionamento grillino. Ma non quello dei consiglieri comunali che in abbondante maggioranza quando si sono trovati lì a decidere se mantenere i ticket oppure no, si sono schierati per lasciare tutto com'è. La mozione sui biglietti ha collezionato venti «no», 3 astenuti e solo 6 «sì».
Oltre al Cinque Stelle Calise e il radicale Cappato, il Pd Gentili e i leghisti. Mozione respinta. Con perdite solo per i «6» ai quali il presidente del Consiglio comunale ha chiesto di fare seguire alle parole i fatti e cioè restituire la loro quota di biglietti.Biglietti gratis I consiglieri votano per tenerseli
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