Il bilancio non quadra? Pisapia taglia sulla salute E arriva la stangata Tarsu

Si sono dati appuntamento alle 21 di ieri a Palazzo Marino, forbici alla mano, assessori e sindaco. Obiettivo: recuperare 40 milioni di euro dalle spese per gli assessorati per ripianare il buco da 580 milioni di euro. E se l’accordo sui derivati presto porterà nelle casse 40 milioni di euro, e la cura dimagrante della macchina comunale altri 35, i sacrifici che il direttore generale Davide Corritore e l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci hanno chiesto alla giunta a ai milanesi sono ancora tanti. La situazione è «drammatica» e il fattore tempo non aiuta: secondo la tabella di marcia di Palazzo marino il documento contabile dovrebbe venire approvato entro fine marzo o i primi di aprile.
Ecco che il 2012 promette pessime notizie per milanesi e turisti: ormai è quasi certo l’aumento della Tarsu (la tassa sui rifiuti) del 20%, che porterà in cassa 45 milioni di euro in più rispetto ai 214 dell’anno scorso. Così sembra ineluttabile anche la tassa di soggiorno, che comporterà un sovrapprezzo di 5 euro sulle camere degli alberghi 4 e 5 stelle (ma non è esclusa l’estensione della tassa alle categorie più basse). Dalla super Imu sono invece attesi tra i 165 e i 450 milioni di euro, a seconda di come verranno modulate le agevolazioni sulla prima casa per le famiglie meno abbienti- anche se non è possibile scendere sotto lo 0,2% - e di come verrà applicata l’imposta sulle seconda. L’aggiornamento degli estimi catastali, invece, che dovrebbe fungere da moltiplicatore degli importi dovuti per gli immobili, darà i primi frutti solo tra qualche anno. Tra le voci di entrate 15 milioni dagli aumenti della tariffe Cosap, 4 dal recupero della lotta all’evasione, 1 dalla valorizzazione degli immobili, 67 dagli oneri di urbanizzazione e 106 dalle plusvalenze di Sea e Serravalle. Per recuperare ulteriori risorse assume sempre più concretezza l’ipotesi di una cessione di nuove quote Sea e dell’aumento del prezzo di vendita del 18,6% delle azioni della Serravalle, destinata a un nuovo bando di gara.
In queste settimane gli assessori, che hanno di difeso fino all’ultimo o i loro risicati budget, hanno messo mano ai capitoli di spesa con lima e cesello. Il risultato? Taglio alle consulenze legali, per comunicazione e progetti da 1 milione di euro per l’assessorato alla Polizia locale. Così ancora da quantificare il costo delle sanzioni: su 30 milioni di uscite, la metà sono rappresentate dai costi di notifica delle multe. E se le sanzioni sono in aumento, bisognerà aspettare il 16 marzo - termine delle registrazioni al cervellone di Area C, per capire l’ammontare delle esenzioni. L’assessore al Benessere Chiara Bisconti ha imposto maggior efficienza a Milanosport, che riceverà quindi dal comune un contributo minore del passato. Scongiurato lo spauracchio dei tagli lineari, come aveva chiesto il Pd, del 6% a tutti gli assessorati, ognuno fa quello che può. Così anche Pierfrancesco Maran, titolare della Mobilità - per cui servono 300 milioni di euro da qui al 2015 per l’ammodernamento della M1 in vista di Expo - taglia sulle consulenze all’arredo urbano, mentre il collega al Welfare Pierfrancesco Majorino dovrà rinunciare a parte della Salute: via i progetti poco incisivi come lo psicologo in farmacia e alle spese di comunicazione che confluiranno invece nel sostegno ai disabili. Così spariscono i custodi sociali (5 milioni).

«La musica rimane sempre la stessa - attacca l’ex vicesindaco Riccardo de Corato - le mani di Pisapia e Tabacci i due gabellieri finiranno di nuovo nelle tasche sfondate dei milanesi con aumento della Tarsu, super-Imu, Tassa Turismo».