Blitz in via Gola, arrestati tre spacciatori

I carabinieri entrano nel quartiere «fortino» dell'illegalità: controllate 170 persone

Prima reazione delle Istituzioni dopo la bomba in via Gola contro il barista che aveva cercato di fermare l'invadenza degli spacciatori. Venerdì dalle 18 a mezzanotte, una quarantina di carabinieri con cani antri droga hanno passato al setaccio la strada, rimediando quattro arresti e una decina di denunce. L'area in questione sembra infatti da tempo sottratta al controllo dello Stato, tra Centro sociale anarchico, case Aler occupate, 200 su 700, da clandestini, rom e delinquenti comuni, e spacciatori. Giuseppe Gissi ha aperto ad agosto un bar all'angolo con l'Alzaia proprio dove gli spacciatori attendono i clienti che nel fine settimana affollano i Navigli. Una coabitazione diventata subito estremamente problematica: giù un mese dopo l'apertura il commerciante è stato aggredito dai pusher e un paio di settimane fa una bomba ha fatto saltare le vetrate del bar.

Venerdì la risposta dello Stato, auspicata del resto anche dal Prefetto Francesco Paolo Tronca. Giunti in forze con le unità cinofile, i militari hanno controllato 170 persone, 60 stranieri, e 70 auto, arrestando quattro persone, tre per droga una per furto.

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