Cronaca locale

Da Bonomi a Cingolani via al risiko del manager

In corsa per la gestione anche Colao e Barlocco Per Fontana governance pronta entro un mese

Da Bonomi a Cingolani via al risiko del manager

La prima deadline di Milano-Cortina 2026 sembra già decisa. «Entro la fine di luglio sarà costituito il management che dovrà occuparsi della gestione delle Olimpiadi», così il governatore della Lombardia Attilio Fontana. Forse occorrerà anche l'intera estate per completare la squadra che vedrà il presidente del Coni Giovanni Malagò come presidente del comitato organizzativo (nonostante il no del sottosegretario pentastellato alla Presidenza del Consiglio Simone Valente). Ma intanto la corsa al posto di supermanager è già iniziata, con i primi nomi - e contatti - che circolano (Colao, Barlocco, Cingolani, Bonomi) e che rischiano però di essere «bruciati» in partenza. Di sicuro chi dovrà gestire l'enorme tesoretto (poco più di 900 milioni di euro) che rappresenta il contributo del Comitato olimpico internazionale avrà anche l'onere di trovare sponsor privati che aggiungeranno altri fonti. Dunque, la figura dovrà essere di altissimo livello e, non guasterebbe, anche un soggetto con una buona conoscenza dello sport. Una scelta ben fatta sarebbe già una chiave del successo per un'edizione delle Olimpiadi.

A Losanna il Cio ha insistito molto sulla necessità di avere presto una governance (il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, in quella sede, ha spiegato il concetto di società mista pubblico-privato che comporrà il board olimpico italiano) dando un tempo massimo di sei mesi. Le decisioni chiave saranno però più rapide, anche perchè il salto di qualità da candidate a città ospitanti i Giochi invernali ha significato subito un'agenda fitta e quattro meeting in scaletta per il 2019. Il primo incontro tra il Cio, il Coni e i soggetti pubblici coinvolti è in programma a Milano l'11 luglio, un incontro in cui verranno gettate le «pietre miliari» - sono state definite così - dei sette anni che separano dal grande evento. Difficile che lì sia già stata raggiunta la quadra anche sul Ceo del progetto olimpico. Nella successiva riunione di settembre, il Comitato avrà probabilmente una sua fisionomia precisa, in quella di novembre verranno coinvolte anche le città venete, da Venezia a Verona, alla stessa Cortina, infine due giorni di seminario a dicembre. Il tutto nel segno di Giochi anche ecosostenibili.

«Faremo un lavoro buono, sarà un qualcosa che porterà avanti la stagione d'oro di Milano - ha detto ancora il governatore Fontana -. Nessuno spreco, nessuna cattedrale del deserto. Ci impegneremo con la massima determinazione riducendo i costi, mantenendo le somme previste in sede di progettualità. A Milano sarà costruito un villaggio olimpico che, alla fine delle manifestazioni sportive, sarà destinato ad abitazione per gli studenti.

Credo che le Olimpiadi saranno qualcosa di eccellente, mostreremo una Lombardia più bella e affascinante di quella che è già».

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