Maria Sorbi
Ha assistito in prima persona allo scontro fra gang in piazza Sraffa. E ora rilancia l'emergenza sicurezza. Giuseppe Valditara, che dirige la rivista politico-culturale on line Logos ed è vicino alle posizioni della Lega Nord e Noi con Salvini, è stato tra i primi a dare l'allarme.
Valditara, come sono andate le cose?
«Ho sentito dei botti pazzeschi per strada e ho pensato stessero sfasciando il tram alla fermata. Poi ho visto un fuggi fuggi generale ed ho sentito la gente urlare».
Cosa ha fatto?
«Ho subito chiamato la polizia. Ma quei cinque minuti al telefono mi sono sembrati infiniti. Mi ha molto impressionato vedere un ragazzo a terra, poteva essere mio figlio».
Questioni di gang di latinos. E purtroppo non è la prima volta.
«Appunto, bisogna fare qualcosa. Quando si individuano i balordi vanno rispediti nel loro paese».
Servono più controlli?
«Eccome. Bisogna dare più poteri alla polizia e alla polizia locale per fare interrogatori rapidi e poter espellere i delinquenti».
Lei è per le ronde?
«Servono anche quelle ma da sole non bastano. Io sono per il vecchio principio Legge e ordine. Il candidato di centrodestra Stefano Parisi aveva promesso più forze dell'ordine anche sui mezzi pubblici. E aveva assolutamente ragione».
Lei ha appena pubblicato il libro «L'impero romano distrutto dagli immigrati». Faremo questa fine?
«Con lo ius soli sì. Invece dobbiamo evitare che mettano radici e concedere permessi di soggiorno temporanei di cinque anni al massimo. Ovviamente ad eccezion fatta di chi svolge professioni insostituibili».
Altrimenti?
«Altrimenti tra vent'anni noi italiani saremo stranieri a casa nostra e la situazione sarà del tutto fuori controllo».
Cosa pensa delle politiche di accoglienza?
«Abbiamo accolto troppo e male. E abbiamo permesso che tanti balordi importassero qui le forme di delinquenza del loro paese. In questo caso delle pandillas latine».
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