Sono passati una ventina di giorni dallo sgombero dei campi abusivi di via Montefeltro e via Brunetti, in zona Certosa, ma nulla è cambiato. Dei mille rom che sono stati allontanati dagli insediamenti all'ex Italmondo e dintorni in centinaia continuano ad accamparsi sotto il ponte dell'ex Ghisallo e nel cortile dello stabilimento. I residenti, che avevano salutato con sollievo lo sgombero dei campi sono disperati e furibondi. Non solo perché la situazione non è molto migliorata, per usare un eufemismo, ma anche perché si sentono «abbandonati dalle istituzioni». Gli abitanti del quartiere si sono organizzati con due gruppi su facebook - «Musocco c'è» e «Gente di Musocco» - telefonano a turno alla polizia locale per segnalare l'estrema situazione di degrado e scrivere mail al Comune, senza ricevere alcuna risposta. «Nè la polizia locale nè i vigili del fuoco rispondono alle richieste di intervento - denuncia Franco Giupponi - così l'assessore alla Sicurezza Granelli cui continuo a scrivere mail».
Due gli ordini dei problemi: alla sera sotto il cavalcavia del Ghisallo si ritrovano i rom per passare la notte. Materassi, carrelli della spesa e cianfrusaglie varie, che fanno bella mostra di sé durante il giorno, vengono sistemati alla meglio per la notte. La questione, oltre al visibile degrado lungo una delle direttrici in città, sono i roghi che vengono accesi tutte le notti contro i pilastri del cavalcavia. «Continuo a segnalare i fuochi notturni - scrive Giupponi - ma nessuno mi risponde. State aspettando che la situazione degeneri nuovamente prima di intervenire? Ora cominceranno le vacanze di Natale e molta gente andrà via...volete che trovino una bella sorpresa al ritorno?». «Vivendo in zona e parlando con le persone si avverte ancora quella sensazione di insicurezza che dominava prima dello sgombero» rincara la dose Angelo S.
Così all'ex Italmondo, tra via Brunetti e via Cantoni, sembra che tutto sia tornato come prima. I rom allontanati continuano a passare lì la notte, bruciano le macerie e i rifiuti che ancora non state rimossi con gravi danni per la salute. L'aria è irrespirabile si lamentano i residenti. «Le ricordo che nelle vicinanze ci sono almeno 3 scuole, dove centinaia e centinaia di bambini regolarmente tutte le mattine si recano, respirando ciò che la notte lascia nell'aria» scrive Davide P. a Granelli. Dopo 20 giorni la promessa bonifica e la messa in sicurezza dell'area non sono ancora state eseguite.
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