Campo nomadi in fiamme I sospetti sugli stessi rom

Il rogo in via Bonfadini. Scavuzzo: «Avevamo offerto aiuto, episodio incomprensibile. Indaga la Procura»

Campo nomadi in fiamme I sospetti sugli stessi rom

Un grosso incendio (l'ennesimo) ha devastato ieri notte una parte del campo rom abusivo tra via Bonfadini e Sacile. Erano presenti 66 persone, tra cui 14 minori. Non ci sono stati feriti nè vittime, i vigili del fuoco e il 118 intervenuti intorno all'una e mezza hanno visitato sul posto una cinquantina di persone ma nessuno ha avuto bisogno di cure mediche. Ventotto adulti e 14 bambini sono stati trasportati e accolti in una palestra di via Cambini per trascorrere la notte, altri si sono allontanati spontaneamente e hanno trovato ospitalità probabilmente presso amici o parenti in altri campi. Ieri tre nuclei di 3 persone sono stati trasferiti al centro di via Novara, due famiglie (12 persone in tutto) in via Aldini e altre due (da 3 persone) al Ceas di via Novara. Ma prende piede l'ipotesi del dolo da parte degli stessi occupanti. Poche settimane fa è stato chiuso il Centro di accoglienza transitoria di via Sacile lì accanto e gran parte dei manufatti rimasti sarebbero stati sgomberati a breve. Rosa Pozzani, vicepresidente del Municipio 4 (Forza Italia) fa presente che «le conseguenze dell'incendio potevano essere ben più gravi, il centro ospitava 150 persone compresi minori. La presenza dei servizi igienici aveva contribuito a far sorgere l'insediamento abusivo che è andato a fuoco insieme alla palazzina ex foresteria di proprietà di Sogemi». Ora chiede Comune e Sogemi di accelerare gli interventi già previsti per la messa in sicurezza dell'intera area propedeutici ai lavori per il nuovo Ortomercato». Ma un incendio in piena notte senza feriti (e a quanto pare con nomadi avvistati già con i trolley) ha «del miracoloso» ammette pure il vicesindaco Anna Scavuzzo. L'impressione degli investigatori è che possa essere stato provocato per fare pressing sul trasferimento in altri campi. Scavuzzo, intervenendo ieri in consiglio ha ricordato che dopo la chiusura del Cat il percorso di recupero dell'area era incardinato e «c'era prima e c'è stata oggi disponibilità ad accogliere le famiglie che ne avevano diritto». «C'è preoccupazione - ha ammesso - perchè questo incendio è totalmente incomprensibile. Ora c'è un'indagine da parte della polizia giudiziaria in corso. E aspettiamo il via libera per procedere con Sogemi per una prima messa in sicurezza. Prima c'erano baracche da dismettere, ora sono residui bruciati, ma tutto andrà avanti secondo il percorso intrapreso».

L'episodio ha scatenato nuove polemiche sui campi rom. Per la consigliera del gruppo misto Silvia Sardone «non fa che confermare come sulla gestione dei rom il Comune stia fallendo in pieno. Sala un anno fa aveva proposto il superamento dei campi ma ad oggi non è cambiato nulla, anzi».

Matteo Salvini ha ribadito ieri che l'obiettivo del Ministero dell'Interno «è zero campi nelle città entro fine mandato, i sindaci di Milano e Roma in particolare devono collaborare». E il deputato Fdi Carlo Fidanza insiste: «Il Comune smetta di tollerare illegalità che causano pericoli».

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