"Cani in casa di riposo con gli anziani"

L'ordine del giorno: «Non separare le persone dai loro animali di compagnia»

"Cani in casa di riposo con gli anziani"

Chiara Campo

Da quasi due anni gli animali da compagnia possono essere accompagnati in visita dai padroni ricoverati negli ospedali lombardi (a certe condizioni). La Regione Lombardia volle recepire a livello locale una norma di legge praticamente inapplicata. Ora il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Andrea Mascaretti propone alla giunta Sala di fare un salto in avanti. Ha depositato in aula un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a «tenere conto che occorre fare tutto quanto è possibile per evitare di separare gli anziani dai loro animali da compagnia quando i primi debbano essere ricoverati temporaneamente o definitivamente in ospedali, case di cura e Rsa (le case di riposo)». Secondo punto: il documento chiede di procedere alla progettazione e/o di supportare lo sviluppo di servizi sociosanitari che consentano di prendere in carico, insieme all'anziano, anche l'animale, per evitare la separazione, ricoverandoli in strutture appositamente attrezzate». Terzo: coinvolgere associazioni di volontariato per accudire e gestire gli animali degli anziani che non siano più in grado di occuparsene da soli.

Mascaretti parte da un presupposto. Milano «è una città che invecchia e la componente degli anziani con più di 85 anni è aumentata di una volta e mezzo negli ultimi quindici anni», dati (e problematiche annesse) che sono stati affrontati anche durante la recente approvazione del Piano di sviluppo del Welfare in consiglio. Per molti anziani che non hanno più nessuno «la famiglia - continua - è rappresentata spesso dall'animale domestico, nel periodo più fragile della vita può impedire loro di sprofondare nella solitudine». Separare gli anziani dai loro animali in caso di ricovero prolungato in ospedale o definitivo, in casa di riposo, «genera sofferenza e può anche diventare causa di abbandono di cani e gatti nel caso in cui non trovi nessuno che possa farsene carico».

Ovvio che la convivenza intesa dal consigliere Fdi non deve essere intesa nella stanza, spesso in comune, nella Rsa, bisogna evitare problemi di disturbo agli altri ospiti e di igiene o allergie.

«Bisogna partire dalle strutture che hanno giardini o parchi e consentono di allestire piccole strutture dove tenere i quattrozampe, curati da volontari - afferma -. E nelle future convenzioni il Comune dovrebbe prevedere un punteggio in più a chi offre questo tipo di servizio».

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