Centri sociali in piazza assedio a Palazzo Marino contro gli sgomberi

Alle 16 via al corteo da San Nazaro alla Scala raduno degli abusivi che fanno soldi esentasse

Centri sociali in piazza assedio a Palazzo Marino contro gli sgomberi

Promettono di arrivare armati di «artiglieria pe(n)sante» ossia «strumenti musicali, pennelli e colori, pronti a combattere». Ma vedendo le sigle in piazza il sospetto è che gireranno più fumogeni e bombolette spray con cui incidere slogan di protesta sui muri che chitarre e violini. In un sabato ad alto tasso di traffico, visto che è in corso la Milano Fashion Week, i centri sociali lanciano l'«assedio culturale a Palazzo Marino». Caos assicurato sulle strade. Tra i manifestanti ci sono gli attivisti del LUme, sigla che sta per Laboratorio universitario metropolitano, dopo due anni di occupazione di una palazzina nel vicolo Santa Caterina, a due passi dall'Università Statale, lo scorso 25 luglio è scattato lo sgombero. Non a caso il corteo di oggi proprio da piazza San Nazaro, vicino allo stabile liberato dalla Digos, concentramento alle ore 15 e avvio un'ora dopo alla volta di via Larga, via Sforz, via Visconti di Modrone, corso Monforte, piazza Babila, piazza Meda e show di protesta tra piazza San Fedele (prima) e piazza Scala a partire dalle 18, il vero e proprio «assedio culturale» alla sede del Comune colpevole di aver appoggiato quella che l'ex consigliere di Rifondazione Luciano Muhlbauer «una piccola ondata di sgomberi portata dall'estate, oltre a caldo e siccità». Il 10 agosto non c'era praticamente nessuno a presidiare l'occupazione di Soy Mendel nello spazio di proprietà comunale vicino al centro sportivo Kennedy, la polizia almeno questa volta ha potuto sigillare gli ingressi senza disordini. Ma «assediano» il Palazzo pure quegli occupanti che non vengono disturbati da anni e fanno affari esentasse gestendo ristoranti, cinema e discoteche negli spazi occupati, vedi il collettivo Macao che si è insediato cinque anni fa nell'ex macello di via Molise e ora rischia pure di poterselo affittare o acquistare a buon mercato. Gli esponenti di centrodestra sono già sulle barricate. Ancora: scendono in piazza quelli dello Zam e del Lambretta che hanno infilato una bella serie di occupazioni negli ultimi anni, facendo ovunque buoni affari, tanto non hanno alcun rapporto con il fisco (piccoli leoncavallini crescono). Aderiscono alla manifestazione tra gli altri il comico Walter Leonardi e l'attore Renato Sarti. A dare manforte ai collettivi milanesi arrivano da Bologna gli attivisti di Labas protagonisti di uno sgombero ad alta tensione lo scorso agosto, sempre da Bologna i «colleghi» abusivi del Tpo e direttamente da Torino la «Cavallerizza» e «Manituana».

Lume, scrivono i manifestanti, «non si è mai arreso allo sgombero e da subito ha portato le sue attività in piazza all'insegna della parola d'ordine #LUMeNonSiSpegne. Ora è arrivato il momento di tornare, di riaprire e di riavere uno spazio, perché senza quello le attività e l'esperienza non potranno continuare. La prima tappa significativa è l'assedio culturale».

Anche Muhlbauer avverte: «I movimenti sociali saranno pure deboli e frastagliati ma la storia non è mai finita e c'è sempre la possibilità di riconquistare gli spazi, sia quelli politici e culturali che quelli fisici». Prima assedio «culturale», e cinque minuti dopo l'assalto a spazi pubblici e privati.

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