«Chi ha sbagliato paghi ma qui la sanità funziona»

«Chi ha sbagliato paghi ma qui la sanità funziona»

Onorevole Maurizio Lupi, tra due settimane si vota. Come sta il Pdl?
«Sappiamo che soprattutto al Nord sconteremo questa divisione innaturale dalla Lega».
Non potevate evitarla?
«Il Pdl ha fatto una scelta responsabile. Se la politica è occuparsi del bene comune, in questo caso abbiamo anteposto l’interesse del Paese».
La Lega non ha capito?
«No. E non capiranno i loro elettori in città come Monza, Como, Magenta, Legnano dove abbiamo governato bene insieme e adesso ci presentiamo divisi».
La sinistra invece si presenterà unita. Rischiate di consegnarle una bella fetta di Nord.
«Il Pd, Vendola e Di Pietro sono divisi a Roma, ma pur di vincere vanno uniti. Poi non saranno in grado di amministrare».
Il Pdl scricchiola.
«Al nostro tesseramento hanno aderito più di un milione di militanti, fanno 10 milioni di euro. A proposito di finanziamento pubblico dei partiti. E ai congressi sono venuti in 500mila».
Come si batte l’antipolitica?
«Solo se riusciremo a tradurre i nostri valori in fatti».
Oggi le notizie della politica non sono edificanti.
«In Lombardia è più facile, possiamo portare a esempio un buon modello di governo».
Non si sta un po’ inceppando?
«È un sistema che funziona bene, alla faccia delle polemiche».
Solo polemiche?
«O eventuali errori personali».
Non cominciano a essere un po’ troppi?
«Io so solo che mia mamma che è pensionata si può far curare in strutture di eccellenza come l’Humanitas, il San Raffaele o la Fondazione Maugeri».
Scandali e fondi neri, in Lombardia si danno troppi fondi alla sanità privata?
«Basta accuse generiche. La sussidiarietà mette al centro il malato, che sia ricco o povero».
Servirebbe più controllo?
«Bisogna pagare il giusto prestazioni di qualità».
Solo poche mele marce?
«Errori ci possono essere, ma anche con le mele marce ci andrei piano e aspetterei i processi. Evitando di farli sui giornali, prima che in tribunale».
Alcuni protagonisti delle vicende sanitarie e giudiziarie sono legati come lei e il presidente Formigoni a Cl.
«Le responsabilità dove ci sono errori devono essere accertate. E chi è dimostrato colpevole, isolato».
Formigoni si deve dimettere?
«La Regione ora non è coinvolta. E Formigoni deve rispondere sempre di più con azioni di governo innovative che rispondano ai problemi dei cittadini».
Per esempio?
«I 500 milioni di euro per le piccole e medie imprese, la Regione che paga a 60 giorni e gli imprenditori non si suicidano».
Sì, ma i fondi neri?
«Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi».
Lei ha criticato Formigoni che ha detto che anche Gesù ha sbagliato un collaboratore.
«Scherziamo con i fanti e lasciamo stare i santi».


Certi amici forse non andavano frequentati.
«Non bisogna rinnegare gli amici, ma non far loro favori. Da amministratore non ne facevo».
E Formigoni?
«Non risultano favori. Mi sembra che in Lombardia tutto sia stato trasparente».

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