La città a scuola di Leonardo in 25 lezioni

La città a scuola di Leonardo in 25 lezioni

Prendere lezioni da un genio di solito non aiuta perché non sempre i segreti di un talento eccezionale sono semplici da trasmettere e trasferire. Insomma, per imparare l'arte e metterla piuttosto a frutto e non da parte, sarebbe meglio «volare più basso», ma nell'anno di Expo, si può fare un'eccezione. E la si può fare solo per Leonardo, il «fuoriclasse» del Rinascimento, che dell'Expo è anche il «testimonial» per Milano. Soprattutto Leonardo non si è mai creduto un genio: lo sostengono da sempre i suoi studiosi come Pinin Brambilla Barcilon che ha spesso sottolineato, durante i restauri del Cenacolo, come Leonardo non fosse mai soddisfatto del suo livello né si ritenesse «il più bravo del reame». I posteri hanno decretato una sentenza diversa e così oggi andiamo tutti a scuola da «Leo», nella speranza che almeno una stilla del suo versatile talento ci sfiori per un attimo. Non potevano che essere dedicate a lui le lezioni del 2015 proposte dal Fai, Fondo per l'ambiente italiano, in collaborazione con il Comune, la Sovrintendenza, la Regione e il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Berti. Per la decima edizione del tradizionale corso di storia dell'arte, che lo scorso anno indagò un altro big come Michelangelo, quest' anno protagonista sarà Da Vinci. Carta, penna e imitazione, si comincia domani (alle 18, ingresso libero fino ad esaurimento posti, in seguito solo per gli iscritti) nell'impresa: fino a giugno le lezioni si terranno al Teatro dal Verme, poi dopo la pausa estiva, da settembre al 16 dicembre 2015, i banchi di scuola saranno quelli dell'aula Magna dell'Università degli Studi di Milano. Le lezioni, a cadenza settimanale, si terranno per 25 giovedì, e sono state studiate da un comitato scientifico coordinato da Giovanni Agosti, docente di Storia dell'Arte Moderna all'Università degli Studi. In cattedra, oltre a lui, si alterneranno giovani e studiosi per un «corposo monografico» che sarà anche il perfetto antipasto alla comprensione della grande mostra «Leonardo da Vinci 1452-1519», a Palazzo Reale dal 15 aprile. Infatti alla teoria si affiancherà la pratica con visite guidate esclusive ( al costo di euro 4,50) alla Sala delle Asse del Castello Sforzesco, al Cenacolo e alla sezione «leonardesca» del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. E non è tutto: ad arricchire le lezioni saranno proiettate interviste a esponenti del mondo della scienza, che permetteranno di approfondire la poliedrica attività dell'artista. A dar voce alle testimonianze del passato sarà un gruppo di attori del Piccolo di Milano che interpreteranno brani leonardeschi e testi di suoi contemporanei.

Infine, per aiutare nella cronologia, una serie di incontri permetteranno di inquadrare storicamente, come dei «diorami», la figura di Leonardo, attraverso l'analisi del contesto temporale e geografico in cui ha vissuto, dalla Firenze medicea alla Milano sforzesca, dalla Venezia del 1500 alla Francia di Francesco I.

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