Commercianti: «Soldi sprecati in opere che non volevamo»

Elena Gaiardoni«All'inaugurazione di largo Bellintani i cittadini non sono andati. I rappresentanti del Comune erano soli. Nessuno qui intorno voleva questa piazza, come nessuno voleva la pista ciclabile di viale Tunisia. Con le sue opere l'amministrazione Pisapia non si è fatta amica porta Venezia. Anche per largo Bellintani presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo come siano stati spesi i 580 mila euro. Questa giunta ignora le voci degli abitanti, come sta accadendo per piazza Oberdan, ma credo che prima o poi il principio democratico avrà la meglio». Le battaglie continuano per Luca Longo, presidente e portavoce di Asscomm Porta Venezia, l'associazione commercianti che conta mille e duecento iscritti. La Curia affida la ristrutturazione della chiesetta di San Carlo al Lazzaretto a una società privata ma, passando dal nuovo luogo inaugurato dall'assessore ai Lavori pubblici Carmela La Rozza, in questo momento il contrasto tra la piazzolla, senza panchine tra i ciuffi di verde, e la chiesa, scricchioli come una porta rotta. Perché inaugurare in tutta fretta la piazza e lasciare cadere a pezzi un monumento manzoniano? L'una è lastricata di nuovo, i giardini del tempietto paiono una zattera dopo un naufragio: laterizi, rifiuti, oggetti buttati lì come in una discarica. «Sono molti i negozi della zona che hanno chiuso dopo che sono iniziati questi cambiamenti. E, francamente, vi pare che ne sia valsa la pena? Abbiamo cercato di interessare l'assessore La Rozza su un grave problema: la pavimentazione di via Settembrini e di via Venini, causa di molti incidenti. Il Comune fa piste ciclabili e se vai in bici in una di quelle strade rischi la morte, ma come per il nostro progetto di piazza Oberdan ci siamo sempre trovati di fronte a un rifiuto». Porta Venezia è una fronda determinata contro il governo arancione, che ha proseguito sulla sua strada senza tener conto delle necessità degli abitanti.

«Riteniamo che anche per largo Bellintani ci sia stato spreco di soldi pubblici. Come diceva Margaret Thatcher: non esistono soldi pubblici ma soldi dei contribuenti. Giusta consapevolezza del nostro denaro che speriamo la prossima giunta abbia» conclude Luca Longo.

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