«I militari non sono addestrati per l'ordine pubblico, per quello ci sono carabinieri e poliziotti». Così Mirko Mazzali (Sel), il presidente della commissione Sicurezza del Comune boccia l'idea di riportare le divise a pattugliare i quartieri a rischio.
Così come succedeva con l'operazione «Strade pulite» voluta dall'allora ministro della Difesa Ignazio La Russa che ieri sul Giornale ha sfidato il sindaco Giuliano Pisapia a promuovere un referendum per chiedere cosa ne pensino i milanesi. «Il referendum si può fare - risponde Mazzali -, ma spieghiamo bene che i militari sono inutili». Non una questione ideologica, assicura, «siccome i militari vanno pagati, allora con gli stessi soldi faccio uscire due carabinieri o due poliziotti che sono più utili».
Preoccupazione, invece, dopo la strage di Niguarda dove un uomo ha potuto girare armato di un piccone per due ore e uccidere tre persone. «Questa è la cosa che più mi preoccupa. Come è possibile che quando hanno portato il primo ferito all'ospedale di Niguarda nessuno abbia dato l'allarme? L'aggredito sarà stato sotto choc, ma gli altri?».
Le interviste
17/05/2013 - Mirko Mazzali: «Diciamo no ai soldati ma sì a un referendum»
16/05/2013 - Ignazio La Russa: «Sui soldati si decida col referendum»
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