Cronaca locale

«Diciamo no ai soldati ma sì a un referendum»

Il presidente della commissione Sicurezza (Sel) replica a La Russa: «Bene la consultazione, ma preferiamo i carabinieri e la polizia»

«Diciamo no ai soldati ma sì a un referendum»

Mirko Mazzali (Sel), lei è il presidente della commissione Sicurezza, perché non vuole i militari?
«Solo perché non servono».

Ignazio La Russa ha detto al «Giornale» che a sinistra c'è un atteggiamento ideologico contro le divise.
«Non è vero. Semplicemente io non voglio qualcosa che non serva».

Ma non è meglio avere i militari per strada che i delinquenti?
«I militari non sono addestrati per l'ordine pubblico, per quello ci sono carabinieri e poliziotti. E infatti, per legge, non possono uscire da soli».

Le pattuglie si fanno con due militari e un poliziotto o carabiniere.
«E siccome i militari vanno pagati, allora con gli stessi soldi faccio uscire due carabinieri o due poliziotti che sono più utili. Questione di priorità».

Non le piacciono le divise.
«Le divise non mi danno nessun fastidio. Ma se a una squadra di calcio serve un attaccante, compra un attaccante. Non un difensore e lo trasforma in attaccante. Sarebbe assurdo».

Niguarda era uno dei quartieri a rischio pattugliati dai militari.
«Quando hanno chiamato, i carabinieri sono arrivati in 5 minuti. La pattuglia non sarebbe servita a nulla».

È normale che uno con un piccone vaghi per ore e faccia una strage senza che nessuno lo fermi?
«Questa è la cosa che più mi preoccupa. Come è possibile che quando hanno portato il primo ferito all'ospedale di Niguarda nessuno abbia dato l'allarme? L'aggredito sarà stato sotto choc, ma gli altri?».

Della sicurezza non si dovranno occupare cittadini e infermieri.
«La sicurezza funziona se è partecipata. Perché a Codigoro non succede nulla? C'è un controllo dei cittadini».

Per La Russa Pisapia non ha coraggio di chiedere col referendum ai milanesi se vogliono i militari.
«Il referendum si può fare, ma spieghiamo bene che i militari sono inutili. Se io adesso vado in consiglio comunale e prendo gli altri a martellate, come fanno a impedirmelo?».

Pisapia dice che i militari vanno bene davanti a chiese e ambasciate, non di pattuglia nelle periferie.
«È la nostra posizione di sempre. Servono solo a liberare poliziotti e carabinieri dai presidi fissi».

Lei disse “Milano non è Beirut”, ma i soldati di pattuglia a piedi per strada hanno dato più sicurezza.
«Soprattutto percezione di sicurezza. Ma anche questo è importante».

Pisapia mandando via i militari promise 500 vigili di quartiere. Che però non si sono mai visti.
«Ne abbiamo assunti, ma non abbastanza. Non possiamo spendere per rispettare il Patto di stabilità».

Si torna a parlare di ronde.
«Hanno già fallito. Con la pila davanti al piccone cosa avrebbero fatto? Forse avremmo dei morti in più».

È favorevole allo ius soli, alla cittadinanza ai figli degli immigrati?
«Il problema non è il colore della pelle, ma di chi rispetta la legge o no».

Lei è avvocato, il rom che ha investito il vigile Savarino ha avuto le attenuanti per il brutto contesto di vita familiare. Sentenza choc.


«Una sentenza in linea con parte della giurisprudenza e del codice».

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