L'obiettivo è di «non lasciare solo chi si trova in difficoltà», come ha promesso l'assessore ai Servizi sociali del Comune Pierfrancesco Majorino. Non a parole. Con un vero stipendio di 800 euro al mese e il coinvolgimento diretto delle imprese. È questo il senso del bando «Celav» (Centro di mediazione al lavoro), pubblicato da qualche giorno e destinato ai disoccupati da meno di due anni residenti a Milano, che hanno meno di 35 anni oppure più di 45. Il Comune procura il posto di lavoro e paga lo stipendio fino a un massimo di 6 mesi. Le prime domande per tirocini e borse lavoro sono già arrivate. Le aziende che assumeranno i candidati proposti dal Comune ricevono un incentivo che varia a seconda dell'età e dell'esperienza della persona, da un minimo di 1500 fino a 6mila euro. Sono queste alcune delle informazioni che d'ora in poi saranno fornite dai nuovi Sportelli «anticrisi». Sono 24 distribuiti in tutte le zone e devono aiutare chi ha bisogno di conoscere i servizi del Comune, i bandi aperti per ottenere un sostegno economico o per avviare percorsi individuali di reinserimento al lavoro. Non solo. «Nel 2013 possiamo stanziare oltre 30 milioni di euro per aiutare chi si trova in difficoltà - ha spiegato l'assessore Majorino - più del doppio rispetto al 2011». Ai 24,4 milioni di euro destinati nel bilancio di quest'anno al sostegno al reddito suddiviso per le diverse aree di bisogno sono stati aggiunti 5 milioni per gli interventi del Fondo Anticrisi e quelli del Centro per la mediazione al lavoro. Altri 5 milioni sono in arrivo dallo Stato per la social card. «Non abbiamo la bacchetta magica né possiamo risolvere la crisi - commenta Majorino - però vogliamo essere utili». Per questo l'obiettivo in futuro è «far sì che la rete si arricchisca dell'esperienza del privato sociale come ad esempio la Caritas». Nel 2011 sono stati 16mila i milanesi che hanno avuto un aiuto concreto da parte del Comune. Ma la domanda è in aumento. Nel primo trimestre del 2012 c'è stato un incremento delle richieste di aiuto del 50 per cento rispetto all'intero anno precedente. Chi arriva ai Servizi sociali sono soprattutto padri e madri di famiglia. Chiedono un lavoro ma anche la casa. Per questo l'assessore si augura di coinvolgere presto anche Aler di cui ha rimarcato «l'incapacità nella gestione». Agli Sportelli si trovano informazioni su come ottenere il contributo del Fondo Anticrisi (attivo da giugno) destinato a chi si è trovato senza un lavoro e a giovani coppie in difficoltà con il pagamento dell'affitto o del mutuo. Finora sono stati assegnati 1.310.000 euro, di cui 1.184.000 a disoccupati (323 italiani e 348 stranieri e 126.600 euro a giovani coppie (15 sposate e 15 conviventi). Allo sportello si troveranno le informazioni anche sul bando affitti del Comune e sul «Progetto Microcredito» (4,9 milioni di euro) destinato a chi ha difficoltà ad accedere al sistema bancario tradizionale. Il primo è aperto da ieri.
Dopo i tagli del Governo e della Regione Lombardia, il Comune ha deciso infatti di destinare proprie risorse alla creazione di un apposito bando, per le categorie escluse da quello regionale (non solo famiglie, ma anche pensionati e genitori separati con figli a carico) di 1 milione e 860 mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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