Cronaca locale

In Comune polemiche sulle frenate della metro

I consiglieri chiedono spiegazioni sull'episodio di venerdì. «Ora basta, serve soluzione»

In Comune polemiche sulle frenate della metro

Il consiglio comunale si apre con un minuto di silenzio in ricordo di Shirley Ortega Calangi, la donna filippina di 49 anni morta domenica in seguito all'incidente di sabato. Un incidente definito dal presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè «tragico e assurdo». La vittima «viveva e lavorava a Milano» e la sua morte ha «lasciato dolore ai suoi cari lontani e anche alle tante persone che aveva incontrato e conosciuto in questa città - ha detto in aula Bertolè -. Cominciamo dal cordoglio perché è il primo sentimento che come Consiglio comunale e come città intendiamo esprimere».

In mattinata il sindaco Beppe Sala, che già domenica all'ospedale dove la donna era ricoverata in coma, aveva incontrato la famiglia con il console delle Filippine, mettendosi a disposizione, ieri ha spiegato che sull'accaduto «si faranno delle indagini: se responsabilità ci sono, ce le prendiamo». Lo schianto è avvenuto tra due mezzi di società partecipate, Atm e Amsa, che viaggiavano a velocità sostenuta.

Ma per quanto riguarda le responsabilità non si tratta certo di chiedere le dimissioni dei vertici dell'azienda, ma semmai di stringere i controlli sui dipendenti, la linea del sindaco. «Non capisco il cinismo - ha replicato secco - il direttore generale di Atm Arrigo Giana si deve dimettere perché un suo conducente magari ha sbagliato?», si è interrogato retoricamente. «È una tragedia che ci richiama ancora di più al nostro dovere - ha aggiunto - è difficile, non vorrei espormi e dare colpe e responsabilità, però ho chiesto ad Atm di stringere ancora di più i controlli e l'attenzione sui nostri operatori. Nessuno di noi sa però dire la dinamica e purtroppo è stata una tragedia». «Se dalle indagini dovessero emergere responsabilità mi auguro vengano presi seri provvedimenti» l'auspicio di Gianluca Comazzi, capogruppo azzurro in Regione.

La vicesindaco Anna Scavuzzo intervenuta in aula ha spiegato come sia «necessario fare chiarezza e valutare le responsabilità per evitare che si possano ripetere questi incidenti».

Nel mirino dell'aula l'ennesima frenata venerdì sulla linea rossa del metrò, a San Babila che ha provocato una quindicina di contusi. Il bilancio degli ultimi mesi è di cento feriti in una ventina di episodi: il problema «il sistema di segnalamento costato 80 milioni di euro - come ricorda il capogruppo di Fi Fabrizio de Pasquale - e i 200 milioni dei nuovi treni già acquistati. È un anno che ci poniamo il problema e ancora non c'è una soluzione». «Alstom che è proprietaria e gestisce il sistema di segnalamento che provoca le frenate sta facendo delle verifiche, noi stiamo lavorando a un sistema che attutisca l'impatto delle frenate - spiega l'assessore alla Mobilitò Marco Granelli in consiglio - con il Ministero dei Trasporti che lo sta verificando».

MBr

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