Cronaca locale

Contro le moschee a Milano leghista in Aula con il burqa: "Siamo pronti alle crociate"

La denuncia del lumbard Iezzi: "L’Imam Pisapia sta svendendo pezzi dellacittà alla comunità mussulmana"

Il leghista Igor Iezzi in consiglio comunale col burqa
Il leghista Igor Iezzi in consiglio comunale col burqa

In consiglio comunale si parla di moschee. A Milano la Giunta Pisapia ha individuato tre aree destinate a un bando per la realizzazione di nuovi luoghi di culto. Tra questi ci sarebbero anche due moschee. In segno di protesta il consigliere della Lega Nord Igor Iezzi si è presentato a Palazzo Marino vestito col burqa. "Una iniziativa choc - ha spiegato il capogruppo Alessandro Morelli - ma il vero choc sono tutte quelle signore che incrocio a Gratosoglio o a Baggio, nei mercati, costrette in quelle prigioni ambulanti".

Il centrodestra è pronto alle barricate. "L'imam Pisapia sta svendendo pezzi dellacittà alla comunità mussulmana - denuncia Iezzi - disinteressandosi completamente dei problemi che questo arrecherà ai cittadini". Oggi il sindaco Giuliano Pisapia ha presentato il bando per la costruzione dei nuovi luoghi di culto. "Le moschee non passeranno - incalza Iezzi - da oggi parte la crociatadella Lega per fermare questo scempio". Netta anche l'opposizione di Fratelli d'Italia che in mattinata ha manifestato al mercato di via Esterle-Cambini, una delle aree scelte dalla giunta insieme a quella del Palasharp, per chiamare a raccolta i cittadini contrari al piano moschee. Pisapia vuole mettere una moschea nell’ex deposito Atm di via Esterle, cedendo l’area ai musulmani a prezzi irrisori, 25mila euro all'anno, ovvero un terzo dei valori di mercato, e con una ulteriore riduzione del 80 per cento.

"Si tratta di un regalo senza precedenti", tuona il vice presidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato che al più presto si rivolgerà alla Corte dei Conti e alla magistratura per denunciare un problema di ordine urbanistico: "Nel Pgt e nel Piano dei servizi non appare un’indicazione precisa delle aree di culto in quei luoghi: la giunta deve fare una variante e tornare in consiglio".

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