Cronici e fragili, via ai vaccini. Coi nonni si chiude a Pasqua

Per il 6 aprile tutti gli over 80 riceveranno la prima dose. In settimana si parte con la profilassi per i più deboli

Cronici e fragili, via ai vaccini. Coi nonni si chiude a Pasqua

Per Pasqua tutti gli over 80 avranno ricevuto la prima dose di vaccino e tutti i bresciani saranno immunizzati entro metà luglio. Le parole di rassicurazione per gli ultraottantenni arrivano dal direttore generale dell'assessorato regionale al Welfare Giovanni Pavesi che ieri ha riferito in Commissione sanità. «L'obiettivo è di concludere, con la prima dose agli over 80 entro il 5/6 aprile». Complessivamente dal 18 febbraio sono state somministrate agli over 80 lombardi 255.620 dosi tra 223.243 prime dosi e 32.386 richiami.

Questa settimana partiranno le vaccinazioni per i pazienti fragili (ovvero affetti da malattie respiratorie, cardiocircolatorie, disabilità, diabete, fibrosi cistica, Hiv, patologie e insufficienze renali, ipertersione arteriosa, malattie autoimmuni, epatiche, cerebrovascolari, sindrome di Down, trapiantati, obesi).

Mentre ieri l'assessore al Welfare Letizia Moratti e alla Disabilità Alessandra Locatelli hanno incontrato le associazioni del Terzo Settore per condividere la strategia di profilassi per i più vulnerabili e gravi, che partirà martedì. In molte strutture diurne e residenziali del territorio lombardo, la campagna di somministrazione è quasi giunta a completamento, ora la somministrazione ai disabili gravi in carico e seguiti dai Centri di Riferimento specialistici presso le strutture ospedaliere, poi toccherà ai disabili assistiti al domicilio.

Intanto sono ripartite le linee vaccinali al drive through del Parco Trenno in via Novara. In attesa della decisione di Ema su AstraZeneca, prevista per oggi, da ieri mattina sono partite le inoculazioni di Pfizer-BioNTeh per gli over 80. Le fiale arrivano pronte dalla Asst Santi Paolo e Carlo: rimane uguale la modalità di inoculazione, in macchina, e con i 15 minuti di attesa all'interno del parcheggio. A essere vaccinati dai medici militari e dal personale dell'Asst chi era già programmato per la giornata. Parallelamente sulle altre 6 linee allestite al drive through della Difesa, sono continuate le attività di screening con i tamponi, al ritmo di circa 600 al giorno.

Per quanto riguarda il caso Astrazeneca Pavesi ha poi riferito che «a oggi non abbiamo casi avversi importanti dopo la vaccinazione, abbiamo solo qualche caso di indolenzimento e febbre». I siero in Lombardia è stato destinato alle forze dell'ordine e alla scuola: circa 35mila sono stati gli insegnanti vaccinati nei primi due giorni. Il piano ora prevede, dando per certo il via libera dell'autorità europea per il farmaco, di riprendere già da oggi le somministrazioni con Astrazeneca «raggiungendo in settimana la quota di un milione di cittadini che hanno ricevuto almeno una dose: con la prima dose dovremmo evitare l'ospedalizzazione o addirittura l'ingresso in terapia intensiva» ha spiegato Pavesi. Il calendario prevede tra le 10 e le 12mila vaccinazioni al giorno (in questi tre giorni di stop sono state rimandati 33mila appuntamenti): «Scommettendo che Ema dia il via libera - continua il dg Welfare - abbiamo confermato il calendario delle somministrazioni di venerdì e sabato e abbiamo già simulato degli overbooking, con l'inserimento dei 30mila saltati nei prossimi giorni, anche allungando l'orario delle somministrazioni».

Intanto prosegue l'organizzazione della campagna massiva: ieri il commissario lombardo per l'emergenza Covid Guido Bertolaso ha incontrato a Brescia il prefetto Attilio Visconti, il sindaco Emilio del Bono sul tema dell'hub allestito alla Fiera di Brescia. «Il centro fiera è la soluzione migliore per l'allestimento del polo vaccinale di massa a Brescia: sotto il profilo logistico, di spazio e di tempistiche per l'allestimento» commenta l'assessore regionale alle Attività produttive Fabio Rolfi. Bertolaso ha anche annunciato che «entro metà luglio tutti i bresciani saranno vaccinati», annunciando un'accelerazione complessiva del piano.

Su Brescia c'è già un'attenzione particolare: «Sono arrivate 20mila dosi extra di Moderna che non erano previste - ha spiegato il direttore dell'Ats Claudio Sileo - Per quanto riguarda gli over 80, siamo al 90% dei vaccinati in alcuni Comuni, mentre in città siamo a seimila». Rimane da capire, invece, se i cittadini godranno della priorità vaccinale chiesta dal primo cittadino alla Regione e al governo.

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