Dagli studenti ecco una «app» per recuperare il pane invenduto

Un gruppo di giovani lombardi ha creato una piattaforma digitale per il recupero del pane che non viene venduto. L'app Breading viene presentata oggi nell'aula Pio XI dell'Università Cattolica nel corso del convegno «Lotta allo spreco alimentare. Buone pratiche e prospettive» (ore 10.30) alla presenza di Andrea Olivero, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

«Breading è un'applicazione no profit con lo scopo di trasferire le risorse alimentari direttamente dagli esercenti alle associazioni del terzo settore» spiegano i suoi ideatori: Nicolò Melli, Gabriella Zefferino, Ornella Pesenti, Gianmaria Giardino, Vincenzo Ferrara. Grazie a questa app a fine giornata i rivenditori del cibo più buono per gli italiani possono segnalare quante «pagnotte» sono rimaste invendute. L'input viene dirottato alla piattaforma digitale, che si occupa di smistare i messaggi, inoltrandole per mezzo di «alerts» alle associazioni più vicine impegnate a offrire i beni alimentari a coloro che hanno più bisogno.

«Breading» è un altro passo verso la filosofia che alimenta Expo 2015: la lotta contro la fame ottiene un buon risultato se riusciamo a non trasformare in immondizia i beni che rimangono sugli scaffali di negozi e supermercati.

L'incontro di oggi è promosso dalla facoltà di Scienze politiche e dal laboratorio ExpoLab. Dare vita a sistemi mirati a ridurre al minimo lo spreco alimentare è la sfida dell'Occidente, che non può far finta che esistano persone che hanno troppo e altre che non hanno nulla.

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