A più riprese il sindaco Giuliano Pisapia ha fatto passare Milano per «una città sicura», in cui non servono ronde per le strade. Ma i dati del Viminale fotografano una situazione ben diversa. Una situazione che fa dire: ben vengano i militari, a cominciare dai 45 arrivati da poco come rinforzo, ben vengano politiche più serrate sulla sicurezza e controlli nelle periferie.
Al di là di casi eclatanti imputati alla follia di un singolo (Kabobo docet), il ministero dell'Interno parla di una Milano di rapine, furti e truffe in crescita. I dati sono relativi al 2012 e annoverano il capoluogo lombardo nella top ten delle città con più reati. Fa un certo effetto veder svettare Milano addirittura al primo posto per i furti in abitazione con destrezza. La città è anche tra le prime sette per i furti di autovetture e tra le prime quattro per truffe e frodi informatiche, fenomeno in preoccupante crescita in tutta Italia.
Dopo Roma e Napoli, Milano è infine la terza città d'Italia per numero di rapine. Quanto al volume totale dei delitti Roma supera di poco Milano (267mila contro 258mila). Nonostante una piccola flessione del 2,30%, Milano continua a essere di gran lunga la città dove si commettono più reati per abitante: per l'esattezza 8.438 ogni 100mila abitanti (257.988 quelli denunciati), seguita da Rimini.
«In un quadro nazionale di aumento delle denunce di reati, Milano è fra le poche città che registra un calo del 2,3% - fa notare l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli - Non c'è nessuna situazione di emergenza. La sicurezza per noi è sempre una priorità: abbiamo rafforzato la collaborazione con istituzioni, magistratura, Polizia e Carabinieri e realizziamo operazioni congiunte per il presidio della città. Nel 2010 gli arresti per furto e rapina erano stati 26, nel 2012 e nei primi mesi del 2013 sono quadruplicati. Ogni giorno a Milano siamo presenti con 2.103 agenti di Polizia locale e entro la fine dell'anno saranno attive 274 nuove telecamere».Evidentemente qualcosa non funziona. E la dimostrazione sta nel fatto che anche i commercianti e i residenti si lamentano. Ieri, nel giro di un paio d'ore, sono state rapinate per strada due anziane ed una è perfino finita in ospedale per una brutta frattura al bacino.
«In questo quadro - si chiede il vice presidente del Consiglio comunale, Riccardo De Corato - vorrei capire come ha fatto Pisapia in Consiglio Comunale a dire che Milano è sicura. Dopo i tre milanesi trucidati da Kabobo o dopo cinque sparatorie in sei mesi o ancora dopo il colpo alla gioielleria di via della Spiga alle 10,30 del mattino, è un affronto al buon senso dei milanesi».
Insomma, da un lato c'è la percezione che la giunta comunale ha della sicurezza in città, dall'altro ci sono le lamentele della gente che continua a dire di aver paura. E in più ci sono i numeri.