Un derby Gelmini-Fontana per la successione a Maroni

La Lega insiste per candidare l'ex sindaco di Varese. Forza Italia crede che il nome giusto sia l'ex ministro

Un derby Gelmini-Fontana per la successione a Maroni

Attilio Fontana o Mariastella Gelmini? È questo il dilemma che ieri ha tenuto banco nel centrodestra lombardo. Toccherà al leghista ex sindaco di Varese il compito di chiudere la partita della Lombardia oppure - dopo la rinuncia di Roberto Maroni - si assisterà a una nuova sorpresa con la candidatura della coordinatrice regionale di Forza Italia?

«Sono entrambi eccellenti candidati» ammette il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, esponente di «Noi con l'Italia». E in effetti il curriculum istituzionale non manca a nessuno dei due contendenti, entrambi avvocati peraltro, con la passione per la politica. Fontana è stato presidente del Consiglio regionale e di Anci e ha retto con efficacia il Comune di Varese, dove molti lo rimpiangono, nei quartieri popolari come negli ambienti più «istituzionali». Mariastella Gelmini è stata al governo e all'ultima prova elettorale cui si è sottoposta, le Comunali 2016, ha fatto registrare un exploit notevole, doppiando le preferenze di Matteo Salvini e trascinando Forza Italia ai livelli del 20%, per poi gestire con successo la partita delle amministrative 2017, quando il centrodestra ha portato a casa le vittorie di Monza e Sesto San Giovanni. Ed è su queste prove che puntano i forzisti, quando evocano una sua maggior efficacia in termini di consenso elettorale. «Noi tutti crediamo in Mariastella Gelmini, e siamo fermamente convinti che possa raccogliere l'eredità di Roberto Maroni senza nessun problema» ha detto lunedì sera l'eurodeputato azzurro Stefano Maullu.

Una risposta ai pro-Gelmini è arrivata da un leghista di peso come Giancarlo Giorgetti, che a Radio Anch'io ha spiegato la tesi del Carroccio, che fa leva su una successione automatica da leghista a leghista: «A noi sembra ragionevole politicamente che il candidato sia della Lega». Giorgetti ha escluso dubbi sul fatto che il candidato sarà Fontana. Per l'eminenza grigia della Lega anche gli alleati «converranno che è il candidato migliore per succedere a Maroni». Gli azzurri però, per tutta la giornata di ieri sono rimasti convinti che fosse «Stella» la candidata migliore, anche se lo stesso Maullu ha calibrato il tiro su una posizione più ecumenica: «Sia Attilio Fontana che Mariastella Gelmini sono certamente ottimo candidati con tutte le carte in regola per fare sintesi tra le diverse anime del centrodestra e per continuare a governare al meglio la Lombardia» - ha riconosciuto, per poi assicurare che «nessuno, di Forza Italia o della Lega, ha la minima volontà di dividere». Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo regionale azzurro, Claudio Pedrazzini, che ha gettato acqua sul fuoco delle ipotesi più dietrologiche: «Non c'è confusione all'interno del centrodestra, - ha detto - stiamo facendo degli approfondimenti. C'è una proposta della Lega che rilancia una candidatura leghista e c'è una proposta di Forza Italia su Mariastella Gelmini».

«Berlusconi si è preso qualche ora di tempo per approfondimenti con sondaggi - ha aggiunto il capogruppo - per comprendere quale sia la candidatura più efficace per mantenere il governo della regione più importante d'Italia».

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